sabato 13 giugno 2015

Come Emulsionare a Freddo

Ciao a Tutti,
vi ho già parlato più volte di cosa sia un'emulsione, e di come realizzare semplici emulsioni cosmetiche in casa: sia usando la Lecitina di Soia Granulare, sia usando veri e propri emulsionanti cosmetici, come i diversi emulsionanti a caldo.
Ma quando ci troviamo a dover realizzare un prodotto con una grande quantità di ingredienti termolabili, ma non vogliamo usare la Lecitina Granulare, come si può fare?
L'alternativa sono i numerosi emulsionanti a freddo.
Sono meno numerosi, e meno diffusi di quelli a caldo, ma ce ne sono vari.
Sulla carta permettono sempre di realizzare ottimi cosmetici, senza il problema di dover scaldare gli ingredienti, permettendo così di inserire un sacco di ingredienti carini.

Inoltre, se una crema emulsionata a caldo si separa, non può essere recuperata, questo può succedere invece con un'emulsione a freddo, si tratta sempre di un'occasione per imparare e poter riaggiustare le ricette nel corso della realizzazione. Bisogna però fare molta attenzione anche in questo caso, una crema emulsionata a freddo, se “iperemulsionata”, perde parte della sua “dermocompatibilità”.
Infatti una crema del genere conterrebbe ancora emulsionante libero, nel caso della Lecitina o della Lisolecitina, il problema è relativo, non succede niente, nel caso invece sia stato usato un tensioattivo, avremo, come conseguenza, l'emulsione “continua” anche dei grassi della nostra pelle.
In sostanza, se ci capiterà di bagnarci poco dopo l'applicazione, l'effetto potrebbe essere “leggermente lavante”, e non più nutriente ed emolliente.
Quindi, più che nelle altre emulsioni, è importante la fase di formulazione.

Anche in questo caso, voglio parlarvi più che altro della questione pratica, e mi riferisco sempre alle creme “classiche”, O/A.
Ancora più che per le emulsioni a caldo, la realizzazione delle A/O a freddo necessita molte altre spiegazioni, di un livello ben oltre lo spignatto medio.
Ne parlerò in un articolo dedicato, quando anche io avrò la giusta esperienza.

Vi ho già parlato delle differenze tra i vari emulsionanti a caldo, la differenziazione dei diversi emulsionanti a freddo è meno varia.
Di solito si usano da soli (quasi tutti sono autoemulsionanti e i restanti sono quasi tutti a basso HLB, adatti solamente per le A/O), mentre quelli a basso HLB si usano in accoppiata con un emulsionante idrofilo, spesso un tensioattivo.
Di norma basterà usare la percentuale di prodotto consigliata per la percentuale di grassi che userete, soprattutto per i diversi Sucragel/Gélisucre, per cui cambia subito la consistenza del prodotto.
In ogni caso, si tratta di prodotti con una forza emulsionante estremamente diversa, quindi bisogna per forza riferirsi alla scheda tecnica.
Vi ho già mostrato l'esempio di un'emulsione a freddo fatta con un tensioattivo, accoppiato con un'emulsionante lipofilo a freddo.

Anche nel caso delle emulsioni a freddo, è sempre consigliabile cominciare sempre con emulsionanti già pronti.
Se escludiamo l'AbilCare, siliconico, un prodotto comodissimo con cui iniziare è la Lysolecitina Liquida, che potete vedere in molte mie ricette, ma in commercio esistono anche diversi emulsionanti a freddo “completi”, tra questi abbiamo:
Tego Care LTP (Sorbitan Laurate, Polyglyceryl-4 Laurate, Dilauryl Citrate), purtroppo difficilmente reperibile, lo vende solamente il sito polacco, ma sembra che sia quello che ha resa migliore.
Sucragel CF (Caprilic/Capric Trigliceride, Glycerin, Aqua, Sucrose Laurate)
Sucragel AOF (Prunus Amygdalus Dulcis, GlycerinAquaSucrose Laurate)
Gélisucre Bio (Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Sucrose Laurate, Citrus Aurantium Dulcis Fruit Water), venduto da Aroma Zone.
In generale, tutti questi tre, vengono recensiti in modo variabile. Probabilmente rendono bene solamente alle precise proporzioni indicate dalle schede tecniche o dagli esempi di ricette. Ho provato in prima persona una ricetta realizzata da una mia amica spignattatrice, e non scia se inserito in una formula con la giusta cascata di grassi.
GC-Emulsol OW (Polyglyceryl 4-Oleyl Ether Olivate), lo vende Glamour Cosmetics, penso si tratti di un prodotto nuovo, non l'avevo mai sentito nominare prima, quindi non vi so dire molto.

Non tutti danno gli stessi risultati, e non tutti sono ben recensiti, altri ancora non sono molto facilmente reperibili, quindi bisogna per forza escluderli se non si ordina da siti particolari o non si trova una farmacia che li procuri.

L'emulsione a freddo è la versione semplificata, a livello pratico, dell'emulsione a caldo. Si procede allo stesso modo, si unisce l'emulsionante alla fase grassa, si mescola fino ad omogenizzazione e infine si procede all'emulsione frullando col minipimer.
I rischi sono più che altro dovuti alla formula, perché se gli emulsionanti non vengono usati alle giuste quantità, si ottiene un prodotto aggressivo, che deterge, al posto di nutrire.
Di solito è ben più veloce da realizzare, dato che non bisogna scaldare niente (a meno che non si inseriscano nella ricetta ingredienti che necessitino l'inserimento a caldo), ma spesso serve una sufficiente gelificazione perché il prodotto regga, dato che l'emulsionante non funge anche da addensante, come quelli a caldo.
Normalmente si utilizzano le stesse proporzioni di emulsionante/grassi che si usano per le ricette a caldo, l'unica variazione sul tema l'ho vista nell'uso del Caprylyl/Capryl Glucoside come emulsionante.
Dato che questo tensioattivo rende le creme un po' appiccicose, ho provato ad usare le proporzioni che ha provato ad usare per prima una spignattatrice del Forum di Lola qui, ovvero ha usato sempre la stessa proporzione di emulsionante/grassi, ma ha invertito le proporzioni tra emulsionante idrofilo e lipofilo, mettendo quindi 2/3 di Ewocream (un emulsionante a basso HLB piuttosto forte) e 1/3 di Caprylyl/Capryl Glucoside.

La ricetta che vi ho mostrato prima effettivamente ha seguito le sue proporzioni, ed è andata benissimo.
Ora, per quest'anno, l'ho rivista con la Lysolecitina, quindi vi dirò come va.

Anche se il procedimento a freddo dovrebbe creare meno problemi, è sempre consigliabile versare la fase grassa in quella acquosa per le emulsioni O/A, anche se difficilmente un'emulsione del genere finirà con il ricottare irrimediabilmente.
Proprio perché è “continua” e non formata solo in quel dato momento del procedimento a caldo.
Potete sperimentare l'emulsione inversa solamente in quelle creme a bassissimo contenuto di grassi, dove difficilmente potrebbe formarsi un'emulsione O/A.
Anche per l'emulsione a freddo valgono le stesse indicazioni per l'uso del minipimer o anche del semplice sbattitore (molte volte ha funzionato benissimo anche quello, nel mio caso con la Lisolecitina): 
1) versare a filo, poco alla volta, i grassi
2) frullare piano all'inizio (velocità bassa) e aumentare gradualmente.
3) In base alla quantità di crema frullare più o meno a lungo

In generale, le emulsioni a freddo non prevedono una cospicua fase C, quasi tutti gli ingredienti possono benissimo essere inseriti in precedenza, dato che non serve scaldare per fare l'emulsione.
Uniche eccezioni sono di solito: ingredienti “pronti”, già pre-emulsionati, come lipo/nanosomi (che poi non possono nemmeno essere frullati), Ceramidi (tipo SK-Influx, che ha l'aspetto di una specie di cremina), fragranze/oli essenziali, sostanze che è meglio inserire “distanziate” (es. Ialuronato e Pantenolo), sostanze che è meglio inserire alla fine dopo aver verificato il pH (come Urea, Niacinamide) e coloranti. A volte anche il conservante, ma dipende sempre dalla formula.

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima, e buona emulsione!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, il Forum di Natura e Bellezza, Biodizionario.it, Promiseland.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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