lunedì 14 dicembre 2015

Come Leggere un INCI - Parte 2

Ciao a Tutti,
torno di nuovo con una serie di post che ho iniziato di recente: guide su come capire le liste ingredienti dei cosmetici, qui potete trovare la prima parte.
Vi ho già parlato della normativa INCI, e di come orientarvi un pochino per quanto riguarda i detergenti e il sapone, ora inizio l'argomento più complesso, ovvero quello delle creme, e includo in questo tipo di composizione anche prodotti quali latte detergente, creme struccanti ecc...
Infatti di solito le creme o i balsami struccanti o il latte detergente hanno una formula più simile a quella di una crema base, piuttosto che di un detergente cremoso, in sostanza possono essere presenti tensioattivi, ma di solito sono un'aggiunta alla crema, non si tratta di un detergente a cui sono stati aggiunti dei grassi, fino ad opacizzazione.
Innanzitutto è una formulazione più complessa, dato che molti detergenti si sfasciano all'aggiunta di una fase grassa troppo consistente, e in ogni caso i prodotti struccanti migliori agiscono per affinità, ovvero solubilizzando il trucco, che di solito è a base grassa. In questo modo è possibile ridurre la percentuale di tensioattivi/emulsionanti e ottenere un prodotto al tempo stesso delicato ed efficace.

Vi ho già parlato di cosa sia un'emulsione, l'emulsionante è l'ingrediente base che identifica una crema o un latte detergente (anch'esso è un'emulsione, anche se deterge per affinità), può essere di derivazione naturale o petrolifera, in entrambi i casi potrete notare nomi inci con dei numeri, la differenza fondamentale sta nel distinguere le sigle che identificano petrolati: PEG/PPG e tutte le parole che finiscono in -eth, indicano in tutti i casi la presenza di etilene o polietilene, da quelle che invece identificano molecole di derivazione vegetale, come i poliglicerili, indicati con PGE.
In base poi all'insieme di emulsionanti usati, è possibile capire se si ha a che fare con un'emulsione “classica” Olio in Acqua (A/O), oppure con una più complessa Acqua in Olio (A/O). In questo caso bisogna riferirsi all'HLB dell'insieme degli emulsionanti.
Comunque, nel 90% dei prodotti in commercio, abbiamo una crema “classica” con un'emulsione O/A, sono poche le creme commerciali A/O, di solito hanno come emulsionanti alcuni polyglicerili a basso HLB.
Raramente è possibile trovare delle creme che sono emulsiogellate, ovvero contengono un ingrediente sintetico in grado di gelificare e allo stesso tempo emulsionare, quello più usato è il Pemulen, riconoscibile da questo nome inci: Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer.
Oltre agli emulsionanti, caratteristica fondamentale di ogni crema, abbiamo una fase grassa, che può essere costituita da diversi tipi di lipidi.
Abbiamo principalmente i trigliceridi, in questo caso oli e burri vegetali, riconoscibili, come vi ho già spiegato, dal nome botanico seguito dalla parola “Oil” o “Butter”, mentre più raramente abbiamo frazioni di oli, il più famoso è il Caprylic/Capric Tryglyceride, ma abbiamo anche C10-18 Triglycerides, Cocoglycerides, e grassi idrogenati, che essendo materia vegetale lavorata vengono indicati col nome inglese, alcuni esempi sono: Hydrogenated Castor Oil, Hydrogenated Coconut Oil, Hydrogenated Vegetables Glycerides, ecc...
Non deve far paura la dicitura “Hydrogenated”, perché se i grassi idrogenati sono da eliminare nell'alimentazione, in cosmesi non sono assolutamente tossici/nocivi. Anzi, di solito servono a realizzare creme dalla stendibilità bilanciata, o per rendere più stabile un cosmetico, senza perdere valore in emollienza.
Più raramente vengono inseriti come parte della cascata anche grassi animali, ma è una pratica piuttosto in disuso, i grassi animali sono più usati per il sapone industriale.
Ma spesso sono accompagnati da emollienti sintetici: Siliconi, Esteri, Eteri, Carbonati o altre categorie meno comuni...
Se da una parte vogliamo eliminare i siliconi, eviteremo nomi quali: Dimethicone/Dimethiconol, Simethicone, Cyclopentasiloxane e nomi simili. I siliconi non vanno confusi con alcune altre molecole che finiscono in -one o -ane, quali i due conservanti isothiazolinoni (Methylchloroisothiazolinone e Methylisothiazolinone), il Tropolone, una molecola particolare, che ha diverse funzioni, l'Ubiquinone, ovvero il nome inci del Coenzima Q10, Gluconolactone, una molecola conservante e acidificante, Piroctone Olamine, un attivo antiforfora, un allergene del profumo come l'Alpha-Isomethyl Ionone, Dodecane e Squalane che invece sono emollienti che possono essere di provenienza petrolifera (sintetica), ma anche vegetale, ma non si può sapere se non contattando l'azienda o verificando i requisiti richiesti per l'eventuale certificazione ecobio, se presente e infine con diversi filtri solari, tra cui Benzophenone-4, e altri con nome che contengono Triazone. Insomma non esistono “scorciatoie”, non tutte le molecole che finiscono con lo stesso suffisso sono la stessa cosa.
Inoltre è ben più probabile che i siliconi si nascondano sotto mentite spoglie, ovvero sottoforma di condizionanti siliconici, come il Quaternium-80 o alcuni polyquaternium.
A differenza degli emollienti siliconici, Esteri, Eteri e Carbonati sono riconoscibili da nomi che ricordano quello di alcuni acidi grassi, qualche esempio: Dicaprylyl Carbonate, Dicaprylyl Ether, Ethylhexyl Palmitate, Ethylhexyl Stearate, Propylheptyl Caprylate. In questi casi abbiamo diverse origini (Acido Caprilico, Acido Palmitico, Acido Stearico ecc...), e si possono dedurre dal nome della molecola. A volte invece abbiamo una derivazione meno “definita”, e abbiamo emollienti come il Jojoba Esters, composto da esteri provenienti da Olio di Jojoba, che quindi rifletteranno la sua naturale composizione. Ne troverete sicuramente di altra provenienza (Olio di Oliva, Olio di Palma ecc...)
Infine abbiamo un'ultima categoria di emollienti, ovvero gli idrocarburi. Il nome fa pensare alla derivazione petrolifera (Paraffinum Liquidum, Petrolatum ecc...), ma è riduttivo pensare a quella fonte solamente, anche se è la principale.
Gli idrocarburi, che possono essere Aromatici (presenza di uno o più anelli benzenici) o Alifatici (assenza di anelli benzenici), possono avere una fonte anche vegetale, se pensiamo alle fragranze, molto spesso si tratta proprio di Idrocarburi Aromatici, da cui il nome della categoria.


Gli Idrocarburi Alifatici si differenziano ulteriormente per la presenza di doppi legami o tripli legami fra atomi di Carbonio: Alcani (solo legami singoli), Alcheni (presenza di un doppio legame) o Alchini (presenza di un triplo legame), e persino la nostra pelle ne produce, infatti il famoso Squalene non è altro che un alchene naturalmente presente nel nostro sebo.
In modo simile, lo Squalano (nome inci Squalane), è la versione ossidata, ovvero senza doppi legami. Ha comunque un ottimo ruolo nella cascata dei grassi di una crema, dato che “collega” i grassi più pesanti e viscosi (trigliceridi) agli emollienti più setosi e leggeri (eteri ed esteri).
In alcune creme commerciali poi, potete trovare emollienti di questo tipo, come il già nominato Dodecane, o ingredienti di più certa fonte vegetale, come i Coconut Alkanes.


Un altro tipo di ingredienti che potrete trovare spesso nelle creme sono i solventi, alcoli o glicoli, della prima categoria fa parte il diffuso Alcol Etilico (Alcohol), o l'Alcol Etilico Denaturato (Alcohol Denat.), della seconda gli innumerevoli Propylene Glycol (o la molecola equivalente, ma di provenienza vegetale Propanediol), Butylene Glycol, Pentylene Glycol, Hexylene Glycol, Dipropylene Glycol, e Triethylene Glycol.
Tutti questi ingredienti vengono inseriti come agenti di texture, perché conferiscono un tocco asciutto o setoso alla crema, e hanno anche una funzione batteriostatica se inseriti in adeguate percentuali, ma in tutti i casi, una loro percentuale troppo alta porta a effetto solvente, ovvero a “solubilizzare” anche le proteine e le altre molecole che formano lo strato esterno dell'epidermide.
In sostanza alla lunga fanno sì che il prodotto secchi la pelle, al posto di idratarla e nutrirla, cosa che ci si aspetterebbe da una crema o siero.

Parlando invece di gelificanti, altro fattore fondamentale, almeno per gran parte delle creme, preferisco rimandarvi direttamente all'approfondimento che avevo fatto alcuni mesi fa, dato che risulta essere ben più schematico.
In fondo si tratta di molecole di solito facili da riconoscere, abbiamo solo i vari acrilati (riconoscibili dal nome), il Carbomer, e le gomme, di solito facilmente riconoscibili dalla parola “Gum” dopo il nome specifico della gomma. Una delle eccezioni più comuni sono le Carragenine, indicabili sia come Carrageenan che come Chondrus Crispus Extract, o Chondrus Crispus Powder.

A questo punto, un fattore piuttosto importante per la crema diventa un ingrediente igroscopico, ovvero un ingrediente in grado di far si che la crema non secchi nel vasetto.
Si tratta di quello che differenzia una normale crema cosmetica, da una crema di farcitura alimentare, che se viene lasciata per mezza giornata in un recipiente scoperto seccherà.
Di solito questo non succede ad una crema, proprio grazie agli umettanti. Tra questi abbiamo la comunissima Glicerina (Glycerin), ma spesso anche Sorbitolo (Sorbitol), o altre molecole più pregiate, che risultano essere dei veri e propri attivi.

Oltre ai costituenti di base, in una crema potenzialmente potremmo trovare davvero di tutto.
Chiaramente non posso parlarvi di tutti gli attivi cosmetici esistenti, quindi farò un'analisi limitandomi a quelli più comuni.
Oltre ai più vari estratti vegetali, indicati sempre con il nome latino della pianta seguito da Extract, e opzionalmente anche dalla parte della pianta usata, indicata col nome in inglese, abbiamo grossomodo le seguenti categorie di ingredienti:

Antiossidanti (sia per evitare l'irrancidimento degli oli, che antiossidanti sulla pelle):

Abbiamo sia gli antiossidanti sintetici, che sicuramente non sono proprio consigliabili: BHA e BHT, diversi steroli, carotenoidi, che spesso sono contenuti in molti insaponificabili. Tra i più comuni abbiamo: Beta-Carotene, Beta-Sitosterol, Oryzanol, Ubiquinone (Il famoso Coenzima Q10), mentre in alcuni casi abbiamo degli estratti vegetali specifici, come Brassica Campestris Sterols o Soy Isoflavones, a differenza dei veri e propri insaponificabili, (indicati con il nome latino della pianta d'origine, o il nome comune in inglese nel caso di oli d'origine idrogenati seguiti dalla parola Unsaponifiables).

Chelanti:

Vi ho già spiegato qual'è la funzione del chelante o sequestrante qui e i più comunemente usati sono Disodium EDTA, Tetrasodium EDTA e Tetrasodium Etidronate. I primi due sono a pallino rosso, ma vi avevo già spiegato che non si tratta delle peggiori molecole da trovare in un cosmetico.
Anche se sono da preferire i seguenti chelanti green: Sodium Gluconate, Sodium Phytate, e Tetrasodium Glutamate Diacetate, usati in molti cosmetici ecobio.

Idratanti/Umettanti/Filmanti: 

Allantoina (Allantoin), Glicosamicani come Sodio Ialuronato (Sodium Hyaluronate), Il PCA, o Acido Pirrolidon-Carbossilico, costituente del FILC, Proteine (indicate con la fonte vegetale in inglese seguite dalla parola Protein, o più raramente sotto forma di amminoacidi o proteina specifica, per esempio Hydrolyzed Keratin, Arginine, Creatine), Sali Minerali a funzione idratante (Calcium PCA, Copper PCA, Magnesium PCA, Manganese PCA, Sodium Lactate, Sodium PCA, TEA-Lactate, Zinc PCA), Urea e Zuccheri (per esempio Fruttosio, Glucosio, Miele ecc.. come anche i meno usati Sucrose e Trehalose).

Lenitivi:

Tra i principali abbiamo Bisabololo (Bisabolol), Trimetilglicina (Betaine), Dipotassium Glycyrrhizate e Glycyrrhetinic Acid tutti ingredienti ottimi per le pelli reattive, i più usati a livello commerciale comunque sono i primi due ingredienti.

Ricostituenti/Antiage:

Si tratta della categoria di attivi più varia, abbiamo diverse sostanze dalle diversissime proprietà, alcune sono usate in quanto vanno a costituire parte della stessa epidermide, come Lecitina (Lecithin), quando non usata come emulsionante, e molecole imparentate (Phosphatidylcholine, e Phospholipids), o molecole implicate nel metabolismo del Collagene, come la Vitamina C (difficile da inserire in forma stabile), quali Dipalmitoyl Hydroxyproline, Palmitoyl  Oligopeptide, Palmitoyl Pentapeptide-4 e Palmitoyl Tetrapeptide-7.
Altre molecole che vantano diverse proprietà antinvecchiamento sono: Bakuchiol, Betaglucano (Beta-Glucan, anche nella versione Sodium Carmoxymethyl Betaglucan) e Resveratrolo (Resveratrol).
Su quanto siano efficaci o meno come ingredienti antiage non posso esprimermi, tutto dipende più dall'insieme della formula, che dal singolo ingrediente.

Vitamine:

Vitamina A (Retinyl Acetate, Retinyl Palmitate), Vitamina C stabilizzata (Ascorbyl Glucoside, Ascorbyl Palmitate, Ascorbyl Tetraisopalmitate, Magnesium Ascorbyl Phosphate, Sodium Ascorbyl Phosphate, ecc... ne esistono tantissime versioni), Vitamina E (Tocopherol, Tocopheryl Acetate), Pro-Vitamina B5 (Panthenol), Vitamina PP (Niacinamide), hanno tutte diverse funzioni specifiche, ma in ogni caso sono tutti ottimi ingredienti nei prodotti Leave-In.

Per concludere, ulteriori ingredienti migliorativi, piuttosto diffusi, che potete trovare in molte creme (ma non solo) sono:

Amidi: sia naturali (Oryza Sativa Starch, Tapioca Starch o Zea Mays Starch), che modificati, come il noto Dryflo PC (Alumnum Starch Octenylsuccinate). In tutti i casi vanno ad agire sulla texture, conferendo un tocco asciutto e setoso.
Polveri Minerali: Mica, Titanium Dioxide, Zinc Oxide, tra cui argille come il Caolino (Kaolin) o Talco (Talc). Agiscono tutti come polveri assorbenti.
Filtri solari: sono davvero infiniti, ma i nomi delle molecole hanno sempre qualche cosa in comune, molti sono Cinnamati, o contengono la parola Triazine/Triazone. Alcuni tra quelli che ho visto in alcuni inci sono: Benzophenone-4, Bis-Ethylhexyloxyphenol Methoxyphenyl Triazine, Butyl Methoxydibenzoylmethane, Diethylhexyl Butamido Triazone, Ethyl Methoxycinnamate, Ethylexyl Methoxycinnamate, Ethylexyl Triazione, Octocrylene, Methylene Bis-Benzotriazolyl Tetramethylbutylphenol “Nano”, Sodium Benzotriazolyl Butylphenol Sulfonate, Trisodium Ethylenediamine Disuccinate.
Allergeni del profumo: come vi avevo già scritto parlando della normativa INCI, tutti gli allergeni contenuti in fragranze o Oli Essenziali che finiscono per essere presenti oltre date quantità vanno indicati nella lista degli ingredienti.
Anche queste categorie di molecole hanno nomi abbastanza riconoscibili, anche se qualcuno può essere confuso con alcuni dei filtri solari: Alpha-Isomethyl Ionone, Amyl Cinnamal, Anise Alcohol, Benzyl Benzoate, Benzyl Cinnamate, Benzyl Salicylate, Butylphenyl Methylpropional, Cinnamal, Cinnamyl Alcohol,  Citral, Citronellol, Coumarin, D-Limonene, Eugenol, Geraniol, Hexyl Cinnamal, Hydroxycitronellal, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde, Isoeugenol, Limonene, Linalool.

Spero che anche la guida di oggi vi sia piaciuta!
Alla Prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, Nononsensecosmethic.org, My-personaltrainer.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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