lunedì 15 febbraio 2016

Allattamento e Lanolina

Ciao a Tutti,
Quest'oggi parlo di un argomento dedicato in particolare alle mamme, durante l’allattamento al seno, la maggior parte delle mamme ricorre a un prodotto cosmetico per la protezione dei capezzoli, nonostante si possa agire sul problema correggendo l'attacco, potrebbe essere necessario un apporto cosmetico, quantomeno come prevenzione.

La scelta di prodotti vegetali è attualmente molto ampia, molti di questi prodotti sono formulazioni “specifiche”, ma anche i prodotti “grezzi” possono essere degli ottimi rimedi per chi non spignatta e non vuole spendere una fortuna per un prodotto specifico.
Tra i rimedi più comuni ci sono il Burro di Karité, l’Olio EVO, l'Olio di Mandorle, di Germe di Grano, di Macadamia, ma è possibile trovare anche prodotti più rari come il Burro di Mango, o di Mandorle od Oliva (si tratta semplicemente della frazione di grassi solidi degli oli corrispondenti), e oli più esotici e pregiati come Argan, Rosa Mosqueta, o ancora un prodotto ancora più particolare, ovvero l'Olio Vea, che altro non è che Tocoferil Acetato, ovvero la forma acetata della Vitamina E, un ottimo prodotto sia perché risulta avere una viscosità ideale per proteggere la pelle, e nello stesso tempo non colare via subito, sia come potenziale attivo cosmetico, anche se l'azione antiossidante è sicuramente ridotta rispetto al puro Tocoferolo (che però risulta molto viscoso e poco piacevole da spalmare puro).

Molte mamme però scelgono la Lanolina, sia su consiglio di ostetriche o altre figure professionali, sia su consiglio di altre mamme che l’hanno provata.
Sulla carta è sicuramente un prodotto estremamente valido, non è altro che una sostanza cerosa secreta dalla pelle della pecora, che quindi protegge il vello lanoso formando uno strato impermeabile.

Va considerato, soprattutto, che la lanolina ha una struttura differente da quella di tutti gli emollienti vegetali (oli e burri), nominati in precedenza. Questi infatti sono composti in gran parte da trigliceridi, invece la Lanolina è composta principalmente da esteri di acidi grassi a lunga catena, con piccole percentuali di alcoli, ovvero si configura come una cera, nonostante sia più morbida e spalmabile delle altre cere, vegetali o animali, più conosciute, come ad esempio la famosissima Cera d’Api, ma non è nemmeno una cera liquida come quella di Jojoba (il comune Olio di Jojoba è una cera, a livello di composizione).
La struttura lipidica della Lanolina, quindi, è più simile a quella degli emollienti di origine petrolifera, contenenti lipidi apolari come gli idrocarburi, e questo non è uno svantaggio, anzi, la rende semplicemente molto più efficace nel preservare l’effetto barriera, come succede con tutte le cere, sia di derivazione petrolifera, che animale o vegetale.
Noi stessi produciamo degli idrocarburi, simili in tutto e per tutto a quelli petroliferi, come lo Squalene, e molti oli vegetali contengono insaponificabili con una struttura simile, come gli Alcani da Cocco.

Quello che, invece, rende questo prodotto sconsigliabile è la sua altissima impurità. La maggior parte della Lanolina in commercio, infatti, presenta elevate dosi di pesticidi e antibatterici, spesso oltre il livello di rischio. Questi non sono altro che residui dovuti all’uso massiccio di sostanze chimiche sul manto dell’animale durante l’allevamento.
Purtroppo, a meno di non disporre di un laboratorio analisi, è difficile verificare l’affidabilità e la sicurezza del prodotto. L’unica alternativa sarebbe ricevere un rapporto d’analisi dettagliato del lotto acquistato, direttamente dall’azienda produttrice o distributrice.
Il rischio è soprattutto collegato alla suzione del neonato, che quindi ingerisce tutti questi residui nocivi che si depositano sul capezzolo che non sempre possono essere facilmente rimossi da una normale detersione dell’area.

Consiglio quindi a tutte le mamme e future mamme, che qualsiasi sia il prodotto utilizzato durante l’allattamento, di informarsi adeguatamente sul prodotto che sta usando.
Le stesse precauzioni infatti andrebbero prese anche nel caso dell’utilizzo di prodotti contenenti Lanolina, anche se di conseguenza, il rischio è minore.
Le aziende serie ed impegnate dal punto di vista della cosmesi ecobio è probabile che siano disponibili a fornire un certificato di analisi della lanolina utilizzata nei loro prodotti, e questo è un dato importante da tenere in considerazione quando si sceglie un prodotto cosmetico dedicato alla prima infanzia, soprattutto se, come in questo caso, è probabile che ci sia ingerimento del prodotto.

Anche per oggi è tutto!
A presto

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

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