venerdì 29 aprile 2016

Lipogel dal Finish Opacizzante e Fissante per Labbra!

Ciao a Tutti,
vi parlo ora della ricetta per preparare un prodotto molto particolare, si tratta di un particolare decorativo, ovvero di un lipogel che rende i rossetti cremosi o lucidi del tutto Matte, e che li rende anche maggiormente no-Transfer, anche se il fissaggio non è perfetto.
Ho avuto un sacco di difficoltà a trovare il rossetto giusto, nemmeno da MAC ho trovato il giusto MLBB o comunque un rossetto neutro al punto giusto da essere armocromatico, quindi mi sono spesso accontentata di prodotti molto economici (almeno se non erano proprio del colore armocromatico perfetto la spesa era limitata!), che chiaramente non mostravano la stessa tenuta dei rossetti di qualità e professionali come quelli di MAC o di altre marche del genere.
A questo proposito mi è stata data qualche dritta da un'esperta di Make-Up, non parlo di una MUA, ma di un'artista dello spignatto decorativo, estremamente abile con i colori.
Mi ha dato qualche indicazione per realizzare un fissante per rossetti, e io mi ci sono applicata, con gli ingredienti che avevo, oltre che l'unico ingrediente davvero indispensabile che ho dovuto acquistare.
Il risultato direi che è buono, quello che però è importantissimo, perché il prodotto funzioni, è applicarne davvero pochissimo!

In sostanza dopo aver applicato il rossetto (ho sempre usato il rossetto che tiene meno su di me, ovvero un rossetto economico Astra, con un INCI anche piuttosto naturaleggiante per essere così economico), ho passato con un pennellino labbra il lipogel.
Se si intinge il pennellino interamente, e si applica direttamente, il risultato sarà un lucidalabbra, ma poco piacevole da tenere (molto viscidino). Invece se si intinge il pennellino interamente, e si rimuove l'eccesso di prodotto sfiorando delicatamente una velina o anche la mano, la quantità è quella giusta (almeno per me e per l'area delle mie labbra), il pennellino deve scorrere ben lubrificato, ma non deve vedersi la presenza del prodotto mentre lo stendete, altrimenti vuol dire che è troppo, e non asciugherà prima di diverse ore.
Se il prodotto è stato applicato nella giusta quantità, formerà una sorta di pellicolina unta sopra il rossetto, ma che sarà asciutta in pochi minuti. Da questo momento il prodotto funzionerà anche perfettamente come opacizzante, renderà completamente Matte un rossetto dal finish non completamente opaco.
Personalmente ho rossetti che vanno dal Matte al cremoso, non ho rossetti molto lucidi, quindi nel mio caso (ho testato 3-4 rossetti, i più lucidi che ho) dato che partivo da un rossetto dal finish leggermente lucido (appena appena cremoso insomma), ho ottenuto un finish completamente opaco.
La prima volta in cui ho usato questo lipogel ero piuttosto delusa, sembrava non funzionare per nulla...invece, facendo diverse prove, ho verificato che era proprio la quantità il problema, ne avevo messo più o meno quanto un gloss, e in sostanza era troppo per poter asciugare in tempi non biblici.
Come tecnica di applicazione, dopo diversi tentativi, sono giunta a preferire la mano, in sostanza intingo il pennello, e lavoro il gel rimasto sul palmo della mano, spandendolo bene sul pennellino, a questo punto lo pulisco in un altro punto del palmo e procedo all'applicazione, eventualmente pescando ancora un pochino di lipogel dalla mano, così da non depositare colore nella jarrina, o senza dover cambiare pennello. Seguendo questa precisa procedura sono riuscita a ottenere il risultato sperato, ma ovviamente se realizzate il prodotto, fate i vostri esperimenti, e ditemi come vi trovate!

Ma ecco qui la ricettina, che ho fatto su 20 grammi, dato che si parla di un prodotto che non si usa in grande abbondanza (Anzi, praticamente mi basterà per l'infinito e oltre!):

Propylheptyl Caprylate 4,5
Coco-Caprylate 4,5
Dicaprylyl Ether 4,5
Ethylhexyl Stearate 4,5
Tocoferolo 1,8
Gamma Oryzanolo 0,2

Silice Idrata Q.B. (circa 8,0)
Aroma (Opzionale) 4 gtt

Procedimento:

Per questa ricetta servono ingredienti non proprio di base, ma la realizzazione è da principianti, infatti la preparazione è talmente facile da risultare imbarazzante: basta solamente pesare le differenti dosi degli emollienti, mescolare bene, e infine aggiungere poca Silice Idrata alla volta fino al raggiungimento della giusta consistenza.
Praticamente è come realizzare un semplicissimo lipogel, solo che in questo caso otterremo un prodotto che al posto di rimanere lucido e “unto”, quando viene applicato, secca e forma un film opaco, protettivo e anti-transfert sopra al rossetto.
La sensazione non è piacevolissima, ma è come quella di un rossetto Matte, non è confortevole come un rossetto cremoso.

Omissioni e possibili sostituzioni:

vi consiglio di inserire almeno 3 esteri, di cui almeno un medio, un leggero e un leggerissimo, in sostanza il più difficile da sostituire nella cascata è il Propylheptyl Caprylate, che non ha sostituti di pare leggerezza, ma gli altri due che ho inserito sono assolutamente sostituibili, ci sono tantissimi emollienti sintetici con qualità simili. Invece è assolutamente necessario il Dicaprylyl Ether, perché altamente volatile! Non conosco altri emollienti sintetici che presentano questo stesso comportamento.
Il Tocoferolo può essere sostituito dal Tocoferil Acetato, ma non sempre rendono allo stesso modo, quindi potrebbe variare troppo la cascata dei grassi, potete sempre provare.
Inoltre il Tocoferil Acetato non funge da reale antiossidante per i grassi, quindi mancherebbe questo effetto, ed essendo un prodotto che deve essere lipsafe, non userei l'Oleoresina di Rosmarino, per cui non ho dati sulla sicurezza (o sul sapore), a differenza del Tocoferolo di grado farmaceutico.
Il Gamma Oryzanolo è opzionale, che come al solito va inserito a caldo, potete inserire direttamente il 10% di Tocoferolo (2g sui 20); io l'ho inserito come ulteriore antiossidante e anche per un blando effetto di protezione solare, non che ci conti per l'esposizione volontaria al sole, ma visto che ho realizzato la ricetta in vista della primavera, ho deciso di inserirlo, anche solo per una leggera protezione nel momento in cui passo poco tempo all'aperto per gli spostamenti quotidiani.
La Silice Idrata come vi ho detto è assolutamente necessaria, e non sostituibile da un altro tipo di Silice, perché il prodotto rimarrebbe lucido e unto, piuttosto che asciutto e opaco.


Anche per oggi vi ho detto tutto!
Alla prossima

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 27 aprile 2016

Review dei prodotti usati dall'inizio dell'anno!

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di qualcuno dei prodotti che ho utilizzato negli ultimi tempi, in particolare tra poco dopo l'inizio dell'anno e ora.
Comincio con il prodotto che ho preferito, ovvero il nuovo dentifricio che ho voluto provare, in particolare per la fortuita occasione di averlo trovato in offerta da Il Gigante alcuni mesi fa.

Perlax – Pasta Dentifricia Naturale – Azione Sbiancante con Antibatterico:

Sorbitol, Aqua, Hydrated Silica, Aroma, Xylitol, Xanthan Gum, Sodium Myristoyl Sarcosinate, Sodium Methyl Cocoyl Taurate, Salvia Officinalis Leaf Extract, Propolis Extract, Cetraria Islandica Extract, Glycerin, Stevia Rebaudiana Extract, C.I. 77891, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate

75 ml
1,99-3,45 €

Ho utilizzato questo dentifricio da gennaio a metà aprile, effettivamente ne sono piuttosto soddisfatta, per essere un dentifricio in pasta, e non in gel, lo trovo molto gradevole.
La pasta non è molto densa, rispetto ad esempio al dentifricio Esselunga Gabbiano, ma è anche molto elastica, e mi piace che non tenda a “sfuggire” dallo spazzolino, come capita con altri dentifrici.
Ha un aroma piuttosto intenso, sento principalmente un sapore mentolato, anche se con una nota aromatica. Nonostante ci sia anche l'Estratto di Salvia, non sento lo stesso sapore, forte e un po' amarognolo, di quest'ultima, come succede per il dentifricio Esselunga Gabbiano (che trovo comunque buono, anche se ci vuole qualche tempo per abituarsi al sapore forte).
Mi piace molto che nella formula abbiano usato come dolcificante la Stevia, piuttosto che la solita Saccarina, e confermo che si, funziona perfettamente come dolcificante, immagino anche per la notevole quantità di Sorbitolo, anche lui contribuisce con un sapore piuttosto dolce.
L'Antibatterico a cui si riferisce la denominazione del prodotto penso sia l'Estratto di Propoli, che per fortuna non si sente assolutamente (la Propoli è una delle sostanze più amare del mondo, almeno per esperienza personale...quando la prendevo come integratore per le difese immunitarie dovevo aggiungerla ad un cucchiaino di zucchero...ma faceva schifo comunque!).
Insomma, nella classifica generale non sarà mai il mio preferito, ma sicuramente è uno dei preferiti di quelli in pasta.
Rimanendo fra le versioni che ho provato, sapore e consistenza molto più gradevoli sia del dentifricio Lavera, sia del dentifricio Dentamentin, poco meglio del dentifricio Esselunga Gabbiano e del dentifricio Biorepair.
Inoltre, ciliegina sulla torta, l'inci è assolutamente ineccepibile, e si tratta persino di un prodotto di fascia non ecobio! Ve ne avevo già parlato qui.

Andiamo avanti col prossimo prodotto, con cui mi sono trovata molto bene.

In’s – Bio – Sapone Liquido Biologico:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Coco-Glucoside, Foeniculum Vulgare Seed Extract,  Hydrolyzed Wheat Protein, Avena Sativa Kernel Extract, Parfum, Citrus Aurantium Bergamia Fruit Oil, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Xanthan Gum, Citric Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid

300 ml
1,89-1,99 €

Nell'ultima occasione vi ho parlato del Detergente Intimo, questa volta vi parlo invece del sapone liquido, l'ho acquistato non per me, ma per mia mamma, per darle un'alternativa ai soliti prodotti che acquista lei (solite marche famose con inci pessimi), ma l'ho sempre usato io quando sono da lei (diverse volte a settimana insomma) ed effettivamente lei si è trovata d'accordo con me, è molto meglio.
La formula lavante è praticamente invariata rispetto al detergente intimo, e sicuramente abbiamo un prodotto delicato, anche se immagino sia leggermente più lavante del detergente intimo.
Immagino per il semplice motivo che ho usato i due prodotti su zone diverse...per forza di cose posso solo dire di trovarli delicati entrambi.
Sicuramente si tratta di una delle linee che preferisco per quanto riguarda la detergenza basic ecobio, a parte lo shampoo, con cui mi sono trovata solo quando avevo i capelli proprio corti.

Cien – Flower – Deodorante Antitraspirante 48h:

Aqua, Aluminum Chlorohydrate, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Diethylhexyl Carbonate, Isopropyl Palmitate, Methyl Glucose Sesquistearate, Parfum, Polyglyceryl-4 Laurate, Perlite, Hydroxyethylcellulose, Polyglyceryl-3 Caprylate, Sodium Stearoyl Glutamate, Xanthan Gum, Sodium Benzoate, Allantoin, Potassium Sorbate, Linalool, Citronellol, Limonene, Alpha-Isomethyl Ionone, Geraniol, Eugenol, Benzyl Alcohol

50 ml
1,29 €

L'ho acquistato per provarlo, dato il costo irrisorio, perché non ho più trovato il solito mio deodorante (l'unico antitraspirante commerciale che su di me funziona, il Neutro Roberts Natural Dry Roll-On) in confezione di vetro, ma in plastica.
Effettivamente sono stata piacevolmente colpita dall'efficacia, assolutamente paragonabile, efficacia non presente in altri deodoranti roll-on antitraspiranti di marche note.
In questo caso abbiamo sempre l'Alluminio Cloridrato, e la blanda azione aggiuntiva del Caprilato, per il resto abbiamo una formula sicuramente meno sintetica e più naturale, con Aloe, emollienti sintetici, ma a pallino verde, emulsionanti a pallino verde ed Idrossietilcellulosa.
Insomma niente male.
La fragranza è sicuramente più femminile di quella unisex a cui ero abituata, almeno nella versione che ho scelto io, ovvero la versione “Flower”. La descriverei come talcata, dolce (forse appena appena vanigliata?), e delicata, poco intensa, ma sicuramente non fiorita, nonostante il nome della versione del prodotto.

Neutro Roberts – Natural Dry – Deo Vapo No Gas con Allume di Rocca Naturale:

Aqua, Propylene Glycol, Aluminum Chlorohydrate, Glycerin, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Trideceth-9, Parfum, Tocopheryl Acetate, Potassium Alum, Benzyl Salicylate, Eugenol, Geraniol, Limonene, Linalool, Butylphenyl Methylpropional, Alpha-Isomethyl Ionone

75 ml
2-3 € circa

Dato che non ho più trovato questo deodorante in versione Roll-on in vetro, mia mamma ha pensato di acquistarmi questa versione spray, così ho deciso di provarla.
Effettivamente abbiamo sempre Alluminio Cloridrato e Allume di Potassio come attivi antitraspiranti, ma la formula eccipiente è chiaramente differente.
L'efficacia però cambia totalmente, in questo caso, il prodotto, probabilmente per la sua fluidità (il Roll-on è comunque composto da una cremina fluida), viene “lavato via” in fretta, oppure molto semplicemente è meno concentrato.
Insomma, il prodotto è simile, la fragranza è identica, ma l'efficacia cambia, quindi rimarrò sul prodotto Roll-on per il futuro.

Vi parlo infine di due prodotti Unes che ho provato in questo periodo, e di cui avevo già parlato, ma limitandomi all'INCI indicato sulla confezione.

Unes – Salviettine Rinfrescanti:

Aqua, Glycerin, Coco-Glucoside, Phenoxyethanol, Benzyl Alcohol, Potassium Sorbate, Tocopherol, Parfum

20 salviettine
0,99 €

Confermo essenzialmente la recensione a “prodotto chiuso”, che avevo fatto guardando solo l'INCI, abbiamo un prodotto effettivamente semplicissimo, lavante il giusto, ma neanche dall'effetto sgrassante.
Sono un ottimo prodotto economico, come già anticipavo, al pari di altri marchi sempre di produzione della O.PAC, e come molti altri loro prodotti il prezzo vale la prova.

Unes – Babycare – Salviettine Clinicamente Testate:

Aqua, Citric Acid, Panthenol, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Chamomilla Recutita Flower Water, Coco-Glucoside, Phenoxyethanol, Benzyl Alcohol, Potassium Sorbate, Tocopheryl Acetate, Bisabolol, Tocopherol, Parfum

20 salviettine
0,99 €

Anche in questo caso mi sono trovata bene, le ho acquistate all'Unes in “emergenza”, cercavo le solite salviettine intime, di cui vi ho già parlato, ma in quel momento erano esaurite, ho così pensato di usare queste, che altro non sono, che una versione baby dello stesso macrotipo di prodotto.
Effettivamente le ho trovate quasi indistinguibili dalle altre, anche se sicuramente hanno cambiato fragranza, immagino soprattutto per usare un prodotto assolutamente adatto alla prima infanzia.
Anche in questo caso prodotto economico, e anche in offerta in quella particolare occasione!

Anche per oggi ho concluso!
Spero il post vi sia interessato!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

lunedì 25 aprile 2016

Come preparare i Piedi all'Estate!

Ciao a Tutti!
Torno a scrivervi, e oggi parlo in specifico della mia Beauty Routine per i piedi, in preparazione alla stagione dei sandali!
Ho la fortuna di non avere dei piedi difficili da trattare, ma dopo qualche mese chiusi in scarpe da tennis e stivali, necessitano anche loro di qualche piccolo trattamento.
La mia Routine in realtà è piuttosto breve:

1) Pediluvio

2) Rimozione degli strati di pelle indurita

3) Cura delle Unghie

4) Idratazione


1) Per quanto riguarda questo punto, ve ne ho già parlato, è fondamentale soprattutto per chi ha la pelle della pianta del piede molto indurita. Si possono andare a realizzare diversi tipi di pediluvio, in base alle necessità, l'elemento che sicuramente aiuta è comunque usare acqua ben calda, non da scottare ovviamente, ma abbastanza da percepirne il calore, almeno 35-36°C.
In ogni caso, prima di procedere, vi consiglio di rimuovere l'eventuale smalto residuo dalle unghie, e di risciacquare via il solvente, dato che in questo modo non dovremo procedere ad una doppia detersione. 
Questo tipo di trattamento però non è compatibile con chi ha disturbi circolatori periferici di una certa entità, un tale trattamento può giovare alla pelle, ma dare poi sensazione di pesantezza, quindi modulate il trattamento in base alle caviglie che vi trovate! Eventualmente ripiegate su un bagno tiepido o anche freddo (20°C circa, quindi comunque non gelido), per stare sicuri.
Nel caso poi soffriate di altri disturbi, quali il diabete, attenzione a tenere i piedi in ammollo, potrebbe macerare troppo la pelle spianando la strada a problemi molto seri.
Similarmente, bisogna fare attenzione nel caso siate molto sensibili alle micosi, in questo caso non dovrebbero esserci problemi, se non quello di asciugare poi alla perfezione i piedi.
Io non ho questi specifici problemi, quindi uso un pediluvio molto semplice, a base di Bicarbonato e Amido, e tengo i piedi a mollo a lungo, ma non bisogna per forza realizzare il Pediluvio in casa, ci sono molti prodotti commerciali, come ad esempio il Pediluvio con Allume della Natura Amica, o pediluvi contenenti anche tensioattivi, come i Sali Auchan.
Visti gli ingredienti, molti preparati per Pediluvi commerciali sono anche realizzabili in casa, e nulla vieta di fare un semplice pediluvio con ingredienti casalinghi, come vi ho spiegato qui.
Vi sconsiglio invece un pediluvio come questo qui a fianco, riesumato dalla casa di mia nonna, quando ho dato una pulita agli scaffali; guardando gli ingredienti, contiene anche sali di Boro, che agiscono in modo simile alla Soda Caustica, “saponificando” i grassi. Non ce ne sarà una quantità sufficiente da fare danni sulla pelle...però “a naso” non mi sembra il trattamento più adatto, ci sono altre sostanze che possono ammorbidire la pelle o portare un pH basico senza ricorrere a sostanze così aggressive.
Una volta finito il Pediluvio, prima ancora di asciugare del tutto i piedi, vi consiglio di passare alla seconda fase del trattamento.

2) Una volta rimosso l'eccesso d'acqua dai piedi, potete procedere con la parte di Scrub, che potete fare in tre diversi modi:
Con un vero e proprio Scrub Cosmetico contenente granuli, parlo sia di prodotti commerciali di diverso tipo, oppure fatti in casa, come es. Scrub Miele e Zucchero, Sale e Olio ecc...in generale però ve ne servirà uno piuttosto strong.
Con la pietra pomice o una “lima” apposita, che di fatto consiste in uno Scrub manuale, in cui però viene usato un oggetto ruvido, invece che un cosmetico
Con un dispositivo levigante automatico (elettrico o a batterie) per Pedicure, come ad esempio il Dottor Scholl Velvet Soft di cui vi ho parlato, o suoi simili.
Qualunque sia il metodo da voi scelto, procedete in modo da rimuovere il più possibile delle zone indurite, considerando che ci sono situazioni in cui questi metodi casalinghi non bastano. In questo caso è preferibile rivolgersi ad esperti per una Pedicure che vada a rimuovere calli e duroni in modo professionale.
Mia mamma, dopo una lunga esperienza, usa da sola la lametta tagliacalli, ma nonostante la usi da tanto tempo, le capita di farsi qualche taglietto, quindi ATTENZIONE! Non è una procedura che vi consiglio.
Per un ulteriore approfondimento delle procedure specifiche per Calli e Duroni vi rimando ad una nuova mini guida che vi scriverò.

3) Una volta levigata il più possibile la pelle, ed asciugato alla perfezione il piede, è giunta l'ora di occuparsi delle unghie, il ché può richiedere diversi tipi di trattamenti.
Io tendenzialmente non faccio nessuna vera e propria Pedicure estetica, se escludo il trattamento esfoliante alla pianta del piede, quindi mi limito a tagliare le unghie e raramente applico anche uno smalto, ma di solito lo faccio in un altro momento. Sicuramente, se le vostre preferenze o necessità implicano l'uso di levigatori (es. l'apparecchio “gemello” del Velvet Soft di Dottor Scholl, il Velvet Smooth) è questo il momento migliore per usarli, a meno che non riportino indicazioni diverse.
Vi consiglio di rimandare l'applicazione dello smalto al giorno successivo, a meno che non saltiate l'applicazione della crema idratante. Io normalmente ho seri problemi a far asciugare lo smalto quando lo applico a pelle “fresca”, figuriamoci se lo applico dopo aver unto il piede con la crema!

4) Infine, l'ultimo step, e per me anche più importante, è l'idratazione. Dopo aver esfoliato il piede, è importante utilizzare una crema efficace per ammorbidire il più possibile anche gli strati che abbiamo “scoperto” durante l'efoliazione.
Io, per mia esperienza, trovo che in questi casi il miglior prodotto sia una crema ricca di emollienti il più possibile asciutti (come burri e cere), e Urea, che agisce come forte idratante, e oltre determinate percentuali anche come cheratolitico, azione molto utile nel caso siano presenti molti Calli e Duroni sul piede.
In ogni caso io non ho una situazione piuttosto difficile, quindi tendo ad usare una semplice crema all'Urea, di cui vi ho già proposto la ricetta tempo fa, in precedenza, prima ancora di spignattare e di capirne a sufficienza di INCI, delle semplici creme rinfrescanti, e successivamente anche il Gel dell'Esselunga di cui vi avevo già parlato.
Per chi non ha pelle particolarmente indurita può andare bene una normalissima crema idratante, senza andare a comprare un prodotto specifico.

Anche per oggi ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

venerdì 22 aprile 2016

Prodotti Helan Baby, come sono gli INCI ?

Ciao a Tutti,
vi parlo quest'oggi di un'altra linea baby, in questo caso della Helan, marca venduta in alcune erboristerie e supermercati bio, anche se si tratta di una marca non totalmente bio.
Per quanto riguarda la linea baby sono abbastanza soddisfatta, si tratta di una buona linea, anche se un po' cara (un po' come la linea Fiori di Cotone della Nature's).
La linea si compone di: due paste, una crema emolliente, un latte detergente, un olio, un detergente liquido, un detergente solido, una colonia e delle salviettine detergenti.

Helan – Linea Bimbi – Pasta Lenitiva Disarrossante:

Aqua, Glycerin, Coco-Caprylate/Caprate, Caprylic/Capric Tryglyceride, Zinc Oxide, Panthenol, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Dicaprylyl Carbonate, Polyglyceryl-3 Diisostearate, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Parfum, Calendula Officinalis Flower Extract, Camomilla Recutita Flower Extract, Zinc Stearate, Cera Alba, Magnesium Sulfate, Xanthan Gum, Tocopheryl Acetate, Retinyl Palmitate, Potassium Sorbate, Lecithin, Sodium Phytate, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Citric Acid

50 ml
12,00-15,00 €

Helan – Linea Bimbi – Pasta Protettiva Calmante:

Aqua, Coco-Caprylate/Caprate, Glycerin, Cera Alba, Caprylic/Capric Tryglyceride, Zinc Oxide, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Dicaprylyl Carbonate, Polyglyceryl-3 Diisostearate, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Calendula Officinalis Flower Extract, Zinc Stearate, Magnesium Sulfate, Xanthan Gum, Benzyl Alcohol, Parfum, Tocopheryl Acetate, Glyceryl Undecylenate, Glyceryl Caprylate, Lecithin, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Citric Acid, Linalool, Limonene, Geraniol, Citral

100 g
9,50-12,00 €

In entrambi i casi abbiamo a che fare con due paste all'Ossido di Zinco non anidre, si tratta infatti di due emulsioni simili, entrambe A/O.
Nel primo caso dovremmo avere un prodotto meno ceroso, e con un aspetto più da crema ricca, che da pasta, data la presumibile maggiore quantità di fase acquosa, al fronte di una minore quantità di cera.
Hanno entrambe un'ottima formula, e le consiglio allo stesso modo, la scelta deve dipendere esclusivamente dalla necessità pratica, all'apparenza, la prima dovrebbe essere più cremosa e meno pastosa, la seconda più densa e meno spalmabile, ma più emolliente. Il formato di vendita supporta la mia ipotesi, il primo prodotto viene venduto in tubetto, il secondo in un vasetto.

Helan – Linea Bimbi – Crema Emolliente:

Aqua, Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Dicaprylyl Carbonate, Hydrogenated Vegetable Glycerides Citrate, Butyrospermum Parkii Butter, Dicaprylyl Ether, Cera Alba, Canola Oil, Olus Oil, Glyceryl Stearate, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Camomilla Recutita Flower Extract, Vitis Vinifera Seed Oil, Tocopheryl Acetate, Xanthan Gum, Parfum, Stearic Acid, Benzyl Alcohol, Palmitic Acid, Retinyl Palmitate, Sodium Stearoyl Lactylate, Glyceryl Undecylenate, Glyceryl Caprylate, Lecithin, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Tocopherol, Myristic Acid, Linalool, Limonene, Geraniol, Citral, Citronellol

100 ml
9,00-9,50 €

Abbiamo effettivamente una crema piuttosto ricca, abbiamo una cascata di grassi ampia, anche se non molto pregiata (abbiamo principalmente oli economici), poi abbiamo Estratto di Camomilla e un pochino di Gel d'Aloe. Abbiamo solo un mix di antiossidanti per gli oli come attivo oltre ai derivati vegetali.
Sinceramente mi pare un po' costosa, ma sicuramente è un buon prodotto green.

Helan – Linea Bimbi – Talco Liquido:

Aqua, Glycerin, Dicaprylyl Carbonate, Distarch Phosphate, Caprylic/Capric Tryglyceride, Hexyldecyl Laurate, Hexyldecanol, Hydrogenated Vegetable Glycerides Citrate, Parfum, Calendula Officinalis Flower Extract, Camomilla Recutita Flower Extract, Olea Europaea Fruit Oil, Menthyl Lactate, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Glyceryl Stearate, Xanthan Gum, Stearic Acid, Palmitic Acid, Tocopheryl Acetate, Sodium Stearoyl Lactylate, Potassium Sorbate, Sodium Phytate, Lecithin, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Myristic Acid, Citric Acid

100 ml
10,00 €

Formula completamente diversa, invece, per questo prodotto in crema. Effettivamente è formulato per essere piuttosto “secco”, avendo quasi solo emollienti sintetici piuttosto evanescenti, e oli vegetali solo in piccolissime quantità (inserite dopo il profumo), e avendo anche un Amido modificato fra i primi ingredienti.
Oltre a questo abbiamo un po' di Mentil Lattato ad azione rinfrescante, estratti di Camomilla e Calendula, Tocoferil Acetato e Aperoxid come antiossidante per gli oli.
Non male, ma non so prevedere se effettivamente il prodotto sia “asciutto” come viene presentato.

Helan – Linea Bimbi – Crema Fluida Detergente:

Aqua, Glycerin, Dicaprylyl Carbonate, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Dicaprylyl Ether, Hydrogenated Vegetable Glycerides Citrate, Parfum, Calendula Officinalis Flower Oil, Calendula Officinalis Flower Extract, Glyceryl Stearate, Xanthan Gum, Potassium Sorbate, Sodium Dehydroacetate, Stearic Acid, Palmitic Acid, Sodium Stearoyl Lactylate, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Lecithin, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Myristic Acid, Citric Acid, Linalool, Limonene, Geraniol, Citral

200 ml
8,50 €

Abbiamo una classica emulsione, molto basic, con pochi oli ed esteri, diversi acidi grassi, forse come sostantivanti, l'ottimo e delicato tensioattivo/emulsionante Sodium Stearoyl Lactylate, che nel latte detergente rende molto bene, e infine conservanti e Aperoxid come antiossidante per gli oli, anche in questo caso.
Anche qui abbiamo Estratto di Calendula, ma anche Olio di Calendula, formula “ambigua”, perché potrebbe trattarsi sia dell'olio vegetale, sia dell'Olio Essenziale, e anche del macerato in olio, come capita spesso (es. su Gisella Manske viene venduto, ma è un macerato in Olio di Soia).
Un prodotto fin troppo “arricchito” per essere Rinse-Off, e di conseguenza un po' caro.

Helan – Linea Bimbi – Olio Detergente Emolliente Protettivo:

Glycine Soja Oil, Vitis Vinifera Seed Oil, Hexyldecyl Laurate, Hexyldecanol, Helianthus Annuus Seed Oil, Dicaprylyl Carbonate, Olea Europaea Fruit Oil, Parfum, Rosmarinus Officinalis Leaf Extract, Macadamia Ternifolia Seed Oil, Daucus Carota Seed Oil, Calendula Officinalis Flower Oil, Zea Mays Germ Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Lecithin, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Citric Acid, Linalool, Limonene, Citral

100 ml
8,50 €

Più che un olio detergente, lo considererei ottimo anche come olio per il massaggio, abbiamo un buon assortimento di oli vegetali ed olietti sintetici, che rendono più leggero il prodotto, rispetto ad un semplice olio vegetale, abbiamo presumibilmente Oleoresina di Rosmarino come antiossidante degli oli, insieme al solito Aperoxid, e sempre questo ingrediente “ambiguo”, che è l'Olio di Calendula. In questo caso si aggiunge anche l'ambiguità dell'Olio di Carota, nel caso sia un macerato, si tratta di un macerato dei semi, cosa che effettivamente mi giunge nuova. Curiosando sul sito di Aroma Zone ho notato che esiste anche l'Olio Essenziale di Carota, e viene estratto, appunto, dai semi. Presuppongo quindi che si abbia a che fare con l'Olio Essenziale.
Insomma, sono contenta, un prodotto sicuramente poco consueto, per cui effettivamente varrebbe la pena spendere un pochino di più, rispetto ad un semplice mix di oli profumato come spesso capita (a prezzi paragonabili).

Helan – Linea Bimbi – Pan di Mais:

Disodium Lauryl Sulfosuccinate, Sodium Cocoyl Isethionate, Zea Mays Starch, Cetearyl Alcohol, Aqua, Glycerin, Hydrogenated Castor Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Olea Europaea Fruit Oil, Cocamidopropyl Betaine, Citric Acid, Titanium Dioxide, Parfum, Linalool, Limonene

100 g
4,50-5,50 €

Effettivamente non si tratta di un sapone vero e proprio, ma di un detergente solido, ovvero un Syndet, tipo il Dove.
I tensioattivi primari sono anionici, e non sono delicatissimi; sono anche in quantità, ma abbiamo anche parecchio Amido di Mais, oltre a diversi surgrassanti e ad un tensioattivo anfotero che fa da tampone.
Direi che in fin dei conti non è un prodotto estremamente delicato, così sulla carta, ma è una supposizione, bisognerebbe provarlo, e i risultati potrebbero comunque essere soggettivi.
Sinceramente trovo più delicato un sapone artigianale sufficientemente scontato di soda, piuttosto che Syndet di questo tipo, di cui non si sa la SAL o la quantità di olio presente.
Lo userei comunque su bambini, non su neonati o lattanti, per cui può bastare l'amido nel bagnetto, o un latte detergente.

Helan – Linea Bimbi – Bagno Totale Gel Detergente Delicato:

Aqua, Decyl Glucoside, Caprylyl/Capryl Glucoside, Cocamidopropyl Betaine, Glycerin, Calendula Officinalis Flower Extract, Camomilla Recutita Flower Extract, Xanthan Gum, Glucose, Parfum, Sodium Citrate, Sodium Lauroamphoacetate, Citric Acid, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Prunus Amygdalus Dulcis Protein, Glucose Oxidase, Lactoperoxidase, Linalool, Limonene, Citral 

250 ml
9,50 €
500 ml
17,00 €

Mi piace molto la formulazione di questo detergente, abbiamo un bell'assortimento di tensioattivi, i cui primari sono due glucosidi, abbastanza delicati, ma comunque con una forza lavante accettabile. Abbiamo poi un po' di betaina e un anfoacetato.
La formula in generale sembra delicata, e abbastanza adatta da un bebè, è addolcita anche da Glucosio, Proteine e la formula conservante è piuttosto singolare, non l'avevo mai vista prima, è a base di una combinazione dello stesso Glucosio e di due enzimi: Glucose Oxidase e Lactoperoxidase.

Helan – Linea Bimbi – Sapone Liquido:

Aqua, Lauryl Glucoside, Caprylyl/Capryl Glucoside, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Sodium Lauroamphoacetate, Coco-Glucoside, Glyceryl Oleate, Calendula Officinalis Flower Extract, Camomilla Recutita Flower Extract, Parfum, Glycerin, Citric Acid, Glucose, Sodium Citrate, Linalool, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Limonene, Citral, Glucose Oxidase, Lactoperoxidase

300 ml
9,50 €

Anche in questo caso abbiamo una formula lavante che parte con due glucosidi, anche se il primo viene modificato, ma in questo caso abbiamo anche il Sarcosinato, un tensioattivo ecobio sicuramente più lavante, ma perfetto per un prodotto che può servire per lavare una pelle più sporca, come quella delle mani, che un bambino piccolo spesso infila ovunque per esplorare luoghi e oggetti.
In questo caso non abbiamo la betaina, ma il solo anfoacetato come tensioattivo anfotero, ma abbiamo il mix surgrassante, i poetici estratti vegetali e la stessa formula conservante dell'altro detergente.
Un po' poco economico, ma sicuramente ben fatto e ancora più green del Bagno Gel, non essendoci la betaina.

Helan – Linea Bimbi – Tenero Balsamo:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Glycerin, Distearoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate, Olus Oil, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Parfum, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Lauryl Glucoside, Pentaclethra Macroloba Seed Oil, Prunus Amygdalus Dulcis Protein, Caesalpinia Spinosa Gum, Lauryl Alcohol, Dicaprylyl Ether, Tocopheryl Acetate, Potassium Sorbate, Hydrogenated Vegetable Oil, Sodium Dehydroacetate, Euphorbia Cerifera Cera, Lecithin, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Acacia Senegal Gum, Tocopherol, Xanthan Gum, Ascorbyl Palmitate, Linalool

50 ml
10,00 €

Mi piace che sia stato aggiunto un prodotto di questo tipo alla linea baby, di solito non esiste, quindi chi ha bambini piccoli con capelli piuttosto ribelli si trova per forza di cose a cercare prodotti per adulti, che non sempre sono sufficientemente delicati.
In questo caso abbiamo un balsamo con una formula piuttosto standard, a base di Cetearilico ed Esterquat come condizionante.
Abbiamo poi dell'olio indefinito, esteri e un po' di Olio di Jojoba e Pracaxi come frazione emolliente, insieme a qualche piccola aggiunta di tensioattivi ed emulsionanti, proteine, e anche un goccino di cera e diverse gomme.
Insomma, probabilmente tutti in piccolissima quantità, dato che un balsamo con il 7-8% di oli è già bello unto.
Per capelli comunque di bambini penso sia perfetto, anche senza i classici condizionanti a pallino rosso, molto performanti, ma anche inquinanti, quindi da usare solo se davvero indispensabili, unico neo il costo, davvero esorbitante per la modesta quantità di prodotto.

Helan – Linea Bimbi – Salviettine Detergenti:

Aqua, Coco-Glucoside, Glycerin, Camomilla Recutita Flower Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Benzoic Acid, Phenoxyethanol, Dehydroacetic Acid

60 pz
7,50 €
In questo caso abbiamo a che fare con un prodotto estremamente semplice, le salviettine contengono della semplice “acqua micellare”, ovvero quasi solamente acqua, con un goccino di tensioattivo delicato, Glicerina, estratti vegetali e conservanti.
Sono sicuramente funzionali, ma anche costose per quello che contengono, tendo a preferire quelle con piccole quantità di emulsionanti e oli per quanto riguarda l'igiene del bambino, a differenza di quelle per adulti, che possono essere anche perfette anche così.

Helan – Linea Bimbi – Acqua Luigia:

Aqua, Polyglyceryl-10 Laurate, Parfum, Camomilla Recutita Flower Water, Citrus Aurantium Leaf Oil, Lavandula Angustifolia Flower Oil, Citrus Sinensis Peel Oil, Rosmarinus Officinalis Leaf Oil, Litsea Cubeba Fruit Oil, Citrus Aurantium Amara Flower Oil, Aniba Rosaeodora Wood Oil, Chamomilla Recutita Oil, Salvia Sclarea Oil, Pelargonium Graveolens Oil, Glucose, Sodium Citrate, Citric Acid, Tetrasodium Glutamate Diacetate, Saccharide Isomerate, Glucose Oxidase, Lactoperoxidase, Linalool, Limonene, Citral, Citronellol, Geraniol

100 ml
10,00-11,00 €

Si tratta del prodotto più controverso, infatti ho visto che ha cambiato INCI più volte, di fatto si tratta di una semplice acqua profumata, a quanto pare in modo misto, sia naturale, con Oli Essenziali, sia con una fragranza sintetica.
Come solubilizzante mi piace che in questa versione sia stato usato il Polygliceryl-10 Laurato, solubilizzante ecobio, a differenza del più usato Olio di Ricino Idrogenato Etossilato.
Sono invece “perplessa” sull'uso di così tanti Oli Essenziali su un bambino piccolo, come vi avevo già accennato un paio d'anni fa, si tratta di ingredienti allergizzanti, che non dovrebbero essere usati spesso a contatto con bambini piccoli e neonati.
Inoltre mi chiedo se questo sia un prodotto davvero necessario per un bebè. Per l'uso adulto invece trovo che sia un'acqua profumata davvero ben fatta!

Anche per oggi ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 20 aprile 2016

Curcuma e Curcumina

Ciao a Tutti!
Oggi vi parlo di una sostanza in particolare, mi è capitato spesso di sentire parlare dei benefici della Curcuma, sia in ambito alimentare, che cosmetico, quindi ho deciso di approfondire l'argomento in primis per me, ma anche per voi.
In particolare, mi è stato consigliato un metodo di “integrazione alimentare”, proprio negli ultimi tempi, per la quale mi sono documentata.
Vediamo di cosa si tratta:

Innanzitutto, riferendosi a “Curcuma”, ci si riferisce quasi sempre alla Curcuma Longa, o Zafferano delle Indie, chiamata Turmeric in inglese e Haldi in hindi; si tratta di una pianta della famiglia delle Zingiberacee (una delle molte specie del genere Curcuma), originaria del Sud Est Asiatico, usata soprattutto nella cucina indiana, ma anche in altre cucine asiatiche.
Viene chiamata anche Zafferano delle Indie per il suo colore, simile a quello dello Zafferano, e spesso viene usata per adulterare lo stesso Zafferano, dato che è molto più economica di quest'ultimo.
Oltre che in cucina, la Curcuma è usata nella Medicina Ayurvedica; che ritiene sia ottima come antisettico per tagli, scottature e contusioni.
L'azione antibatterica e antinfiammatoria è svolta sempre dalla stessa molecola, la Curcumina, sostanza molto interessante a livello farmaceutico.
Altre sostanze qualitativamente importanti contenute nella Curcuma sono Zingiberene, Curcumolo e β-Turmerone, ma si tratta di componenti fortemente volatili, che di sicuro partecipano molto meno all'azione curativa della Curcumina.

La parte della pianta usata è il rizoma, ovvero la radice, e grazie al suo caratteristico colore giallo, è stata usata in passato anche come colorante per tessuti.
In cucina la Curcuma è usata anche come colorante alimentare, oltre che come spezia, infatti il suo ingrediente attivo, la Curcumina appunto, è un colorante alimentare e cosmetico, riconosciuto dall'UE, e corrisponde al codice E100 (alimentare) e C.I. 75300 o Natural Yellow 3 (cosmetico).

La Curcumina, e molecole sue parenti (come la Demetossi Curcumina e la Bis-Demetossi Curcumina) sono presenti nella droga (radice trattata ed essiccata) in quantità variabili 3-5%.
La Curcumina in particolare, è la sostanza che conferisce il sapore alla spezia, ed è estremamente volatile.

La Curcumina, insieme a Licopene, Genisteina, Resveratrolo, Quercetina ed Epigallocatechina-3 Gallato è una delle molecole vegetali antiossidanti e antinfiammatorie più studiate al momento.
Con modalità differenti, tutte queste molecole sono forti antiossidanti, ed agiscono proteggendo i tessuti dai diversi agenti ossidanti.
Assunta oralmente, la Curcumina tende ad accumularsi nell'apparato digerente, agendo come fattore di protezione rispetto al tumore al colon, ma la sua azione non finisce qui, la sua attività antinfiammatoria nei confronti di infiammazioni acute, sembra essere sovrapponibile a quella di farmaci attualmente in commercio, e questo senza portare i possibili effetti collaterali di molti tra i diversi antinfiammatori in commercio.
La debolezza della Curcumina come vero e proprio farmaco sta piuttosto nel suo difficile assorbimento, infatti assunta a stomaco vuoto non viene assorbita a sufficienza e nella sua breve emivita, che porta a dover assumere la dose giornaliera frazionata.
Un'associazione utile ai fini di aumentarne la biodisponibilità è quella con enzimi proteolitici quali Bromelina, e/o Piperina.
Nonostante la Curcumina sia effettivamente una sostanza naturale, resta però fondamentale considerarla alla stregua di un vero e proprio farmaco quando la si assume sotto forma di integratore, infatti ha una tossicità (oltre gli 8g/die), ed è sconsigliata in concomitanza di alcune patologie, e in concomitanza all'assunzione di alcuni farmaci specifici.
Tutt'ora sono in corso numerosi studi, proprio per valutarne il bilanciamento tra effetti positivi e negativi.
Date le basse concentrazioni di Curcumina nella Curcuma, e la sua alta volatilità, oltre che bassa biodisponibilità, di certo non è rilevante l'assunzione della stessa nell'alimentazione.

In ambito cosmetico, considero che la spezia abbia delle ottime potenzialità, nonostante la molecola attiva possa essere contenuta in basse percentuali.
Non penso ci si debbano aspettare miracoli, ma l'aggiunta di un po' di Curcuma ad una maschera lenitiva non penso sia una brutta cosa.
La Curcuma ha anche il pregio di essere una spezia non particolarmente forte, e a differenza della stragrande maggioranza delle spezie, non ha effetti irritanti (la Cannella può esserlo per il suo contenuto di Olio Essenziale, il Pepe per la presenza di Piperina ecc...).
Proprio per la necessità della Piperina come veicolante, un ottimo metodo per aumentare l'assunzione di Curcumina a livello alimentare, è la realizzazione di un “Oleolito”, ovvero è possibile macerare Curcuma e Pepe in olio, così da ottenere un condimento ricco di Curcumina, resa più biodisponibile dalla presenza di Piperina, estratta dal Pepe.
Chiaramente il suddetto “Oleolito” NON deve essere usato a livello cosmetico, data l'azione irritante del Pepe.
Questa è proprio la “ricetta” che mi è stata consigliata, e a cui ho fatto accenno all'inizio del post, ma che vi ho voluto lasciare solo alla fine.

Spero che il post vi sia piaciuto!
A presto!

Rasmus

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lunedì 18 aprile 2016

Pediluvio Esfoliante!

Ciao a Tutti!
Quest'oggi vi presento una ricetta semplicissima!
Si tratta di un trattamento leggermente esfoliante per i piedi, ovvero di un Pediluvio, a cui ho fatto seguire un'esfoliazione manuale tramite la Pietra Pomice.

Si tratta di una ricetta che non necessita ingredienti particolari, e che anzi, vi permetterà di usare solamente prodotti della dispensa!

L'acqua va tenuta rigorosamente al di sotto dei 37-38°C, per non scottare, ma anche per non dilatare troppo i capillari, la temperatura ideale per agire sul fronte cosmetico, e quindi sulla pelle è proprio quella vicina a quella corporea, vi consiglio però di abbassarla (22-23°C o poco meno) se soffrite di disturbi circolatori periferici quali capillari in evidenza, capillari fragili, se avete le caviglie gonfie, le gambe stanche o fate questo pediluvio in un momento di calura estiva, ma soprattutto ATTENZIONE, vi sconsiglio del tutto la procedura se soffrite di Diabete! L'ammollo dei piedi può essere fonte di gravi disturbi, meglio in questo caso un peeling meccanico senza ammollo prolungato.
Inoltre è importante fare trattamenti di questo tipo solo a pelle integra! Se avete qualche taglietto, crosta ecc... rimandate il trattamento a quando la pelle sarà ben rimarginata!

A questo punto, una volta scaldata l'acqua (io per comodità scaldo un pentolone d'acqua, e poi, una volta versata nella bacinella aggiungo acqua fredda fino a raggiungere la temperatura voluta, misurando di volta in volta con il termometro laser), si possono fare le aggiunte, molto banali: 

2 cucchiaini colmi di Amido di Tapioca
6-8 cucchiaini di Succo di Limone (dipende molto anche dalla quantità di acqua che riuscite a mettere nella bacinella, il senso è che non deve causare bruciore, in tal caso è troppo)

va bene qualsiasi amido troviate, io uso quello alimentare e in specifico Tapioca, che è quello a granulometria più sottile, per il Succo di Limone va bene sia il succo fresco, che quello in bottiglia, io quello in bottiglia lo tengo come scorta, solo per quando mi capita di non avere limoni freschi in casa, quindi di solito lo uso talmente di rado, che quando lo apro, poi lo devo per forza usare a scopi differenti da quello alimentare, perché non vada a male.

Una volta buttate le aggiunte al bagno di acqua si andranno ad immergere piedi e caviglie per circa 10-20 minuti in base a voglia, livello di Ipercheratosi cutanea e tempo a disposizione.
Io tendo a trovare il pediluvio caldo molto rilassante, soprattutto nella stagione fredda, quindi arrivo anche a 20 minuti.

Successivamente servirà solamente dare una grattatina alla pelle indurita con la Pietra Pomice, come faccio io, con un dispositivo elettrico come il Velvet Soft della Dottor Scholl di cui vi ho già parlato, o di una lima apposita.


Ricordate di asciugare molto bene i piedi a termine trattamento, questo permette anche di limitare il rischio micosi.

Anche per questa volta ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

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venerdì 15 aprile 2016

Come leggere un INCI - Parte 5

Ciao a Tutti!
torno a parlarvi di come interpretare le liste ingredienti, e in questo caso vi parlo specificatamente di prodotti per capelli.

Innanzitutto parto subito col differenziare gli shampoo, che quindi hanno una struttura molto più simile a quella dei normali detergenti, dai balsami, Leave-In e prodotti Styling.
Per quanto riguarda gli shampoo le indicazioni di base sono le stesse che ho dato per i detergenti, l'unica essenziale differenza sta nella scelta dei tensioattivi specifici e nelle possibili aggiunte.
Di solito gli shampoo più disciplinanti contengono cocoanfoacetati, ma allo stesso tempo potrebbero essere meno lavanti.
Le aggiunte più comuni ai normali shampoo sono i condizionanti, ve ne ho parlato approfonditamente qui, e ce ne sono di diversi tipi, da quelli siliconici, a quelli ecobio, ma non sto qui a parlarvene nello specifico.
Vi ho già spiegato come riconoscere gli emollienti siliconici, e i siliconi, in questo caso possono essere presenti ingredienti ancora più facili da riconoscere come i silicone quaternium, seguiti da un numero.

Invece molti condizionanti sono Ammoni Quaternari, di conseguenza sono identificati dalla parola quaternium o polyquaternium seguita da un numero.
Questi sono solitamente gli ingredienti che rendono un detergente per capelli, ovvero uno shampoo, differente da un detergente per la pelle.
L'uso dei tensioattivi potrebbe essere variato, ad esempio possono essere preferiti gli anfoacetati rispetto ad altri tensioattivi, perché hanno un blando effetto condizionante, soprattutto nei confronti dei capelli mossi, ma di solito, a livello commerciale vengono primariamente usati gli stessi tensioattivi che vengono usati per i detergenti viso/corpo.
Per il resto valgono le indicazioni che ho dato quando ho parlato dei detergenti.

Parlo invece di un altro tipo di prodotti per capelli, ovvero quelli dall'effetto disciplinante: i balsami e le maschere.
Fra i due la differenza è molto sottile, infatti c'è chi ha capelli particolarmente ribelli, e non trova nessun giovamento usando un semplice balsamo, mentre risolve gran parte dei problemi di disciplina con una maschera (di solito sono in vasetto, a differenza dei balsami, in tubetto/flacone), magari questa stessa maschera unge e appesantisce i capelli di un'altra persona, che invece non ha grandi necessità di questo tipo.
Si tratta in entrambi i casi di prodotti Rinse-Off, a differenza dei balsami Leave-In, che si usano dopo essere usciti dalla doccia.
In questo caso la formula è in ogni caso “sporcante”, ovvero, chi poco, chi tanto, questi prodotti sono fatti per ricoprire il capello di sostanze protettive, e di sostanze grasse, ma cerose, ovvero poco unte.
L'ingrediente principale di tutti questi prodotti infatti, oltre all'acqua, è un alcolo: Alcol Cetilico, Alcol Cetearilico, Alcol Stearilico, Alcol Miristirico, ecc...
Queste sostanze a differenza degli oli non ungono il capello, pur apportando emollienza.
Un prodotto che contiene solo queste cere, però non districa, per questo motivo il secondo ingrediente fondamentale di un districante Rinse-Off è un condizionante.
Vi ho già parlato di cosa siano i condizionanti, e di come sceglierli, sia per spignattare, sia all'interno dei prodotti commerciali.
Vi ho anche parlato di una categoria particolare di condizionanti, ovvero i Quaternium e Polyquaternium, sostanze estremamente diverse fra loro, ma che svolgono un ruolo simile, anche se sicuramente non al livello dei condizionanti cationici più usati: Behentrimonium Chloride e Cetrimonium Chloride.
Un condizionante simile, ma anche meno sicuro è il Benzalkonium Chloride. A differenza dei primi due lo sconsiglio, perché nonostante sia ugualmente a pallino rosso, sembra essere meno sicuro.
Altri due condizionanti molto efficaci sono Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride e Hydroxypropyl Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, entrambi ottenuti a partire da Guar.

Altri ingredienti ad azione condizionante sono le proteine quaternizzate, riconoscibili dal nome delle normali proteine (nome inglese dell'ingrediente, che comprende il vegetale d'origine, come ad esempio Wheat o Rice), ma precedute dalla parola che identifica la parte quaternizzata della molecola, nella stragrande maggioranza dei casi “Hydroxypropyltrimonium”.
Molecole che invece riportano il nome del grasso di origine (Behe- nel caso dell'Acido Behenico, Stear- nel caso dell'Acido Stearico, Brassic- nel caso di Olio di Colza), seguito da Dimethylamine sono comunque considerate dei condizionanti, ma agiscono in modo leggermente differente dai quaternari, ovvero agiscono in modo più simile agli alcoli alifatici che compongono la quota grassa dei balsami Rinse-Off e Leave-In.

Infine abbiamo i condizionanti ecobio, ovvero la grande famiglia degli Esterquat, che comprende tantissime molecole simili tra loro.
Sono tutte riconoscibili dalla “struttura” del loro nome, uno dei più noti (presente anche sul Biodizionario) è il Dipalmitoylethyl Hydroxyethylmonium Methosulfate.
Gli altri Esterquat presentano sempre il nome del grasso contenuto (Dipalmitoylethyl = due parti ottenute da Acido Palmitico), e finiscono con la parola “Methosulfate”.
Ingredienti come il Cetrimonium Methosulfate non fanno parte della famiglia dell'Esterquat, infatti non hanno il caratteristico pallino verde.

Dato che di prodotti per capelli ne esistono tantissimi, e gli stessi ingredienti che li compongono sono tantissimi, per ora concludo qui, con i prodotti di base, mentre vi parlerò dei prodotti più specifici in un post successivo.

Rasmus

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mercoledì 13 aprile 2016

I Miei Rossetti: Review & Swatches!

Ciao a Tutti!
Dopo avervi parlato di qualche prodotto di Make-Up che possiedo (Naked Palette, prodotti Nevecosmetics, e anche Mascara e Ombretti), vi parlo anche dei rossetti che ho.
Fino a 2-3 anni fa non ho mai usato il rossetto, avevo alcuni vecchi rossetti di mia mamma nel contenitore dei trucchi, ma erano vecchi e probabilmente anche irranciditi, inoltre erano anche di colori importabili.
Circa 2-3 anni fa ho fatto il “repulisti”, buttando via tutti i cosmetici che non usavo, e dando via quello che era ancora dignitosamente utilizzabile (mi sono anche pentita di aver dato alle persone sbagliate i prodotti ancora utilizzabili, ma che a me non piacevano...non ho più rivisto le confezioni, come invece mi ero raccomandata!).
Da allora ho cominciato la ricerca del rossetto.
I primi due che ho acquistato in realtà sono stati un acquisto precedente alle nozioni di armocromia, mi sono fidata dell'occhio di un commesso di MAC a Milano, che sicuramente non ha cannato troppo con il calore, ma sicuramente mi ha proposto dei rossetti molto brillanti.



Io al momento non mi vedevo ancora con nessun rossetto, quindi ho pensato che il fatto che le labbra fossero troppo evidenti fosse questione di “dovermici abituare”, cosa in parte verissima...ma dovuta anche al fatto che questi colori sono assolutamente troppo brillanti e troppo rossi per me.
Ma l'ho scoperto dopo...quindi ho speso quasi 40 euro e mi sono portata a casa questi due rossetti, che all'inizio ho usato spesso, anche di giorno, ma che tutt'ora porto solamente la sera.

MAC – Glaze – Hot Tahiti:

Ricinus Communis Seed Oil, Trioctyldodecyl Citrate, Glyceryl Triacetyl Hydroxystearate, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Candelilla Cera, Octyldodecanol, Tricaprylin, Cera Alba, Ozokerite, Phenyl Trimethicone, Hydrogenated Polyisobutene, Carnauba Cera, Cetyl Ricinoleate, Microcystalline Wax, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Calcium Sodium Borosilicate, Calcium Aluminum Borosilicate, Alumina, Tin Oxide, Silica, Vanillin
May Contain(+/-):
Mica, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Bismuth Oxychloride (C.I. 77163), Blue 1 Lake (C.I. 42090), Carmine (C.I. 75470), Red 6 (C.I. 15850), Red 6 Lake (C.I. 15850), Red 7 Lake (C.I. 15850), Red 21 (C.I. 45380), Red 21 Lake (C.I. 45380), Red 28 Lake (C.I. 45410), Red 30 Lake (C.I. 73360), Red 33 Lake (C.I. 17200), Yellow 5 Lake (C.I. 19140), Yellow 6 Lake (C.I. 15985), Yellow 10 Lake (C.I. 47005)

3g
18 € circa

Per il sistema armocromatico è un rosso da Primavere, infatti è un rosso neutro-caldo, brillante, che vira verso il corallo acceso.
Il finish, Glaze appunto, lo identifica come un rossetto molto confortevole, quasi come un chapstick idratante, leggermente lucido, ma non troppo, e con una certa trasparenza, in questo modo può essere applicato con diversi gradi di intensità, in base al numero delle passate.
All'inizio tendevo ad usarlo a colore pieno, facendo quindi 3-4 passate, ora invece lo uso con sotto una mano di una matita o rossetto marrone, in questo modo riesco a renderlo più armocromatico, lo spengo un pochino e lo rendo anche un po' più scuro, proprio per questo motivo è un modo di portarlo che solitamente lascio alla sera, quando soprattutto ho anche più tempo per il Make-Up.
La tenuta è comunque buona, nonostante sia un rossetto con una formula abbastanza green rispetto ad altre, di solito mi dura abbastanza da arrivare al primo pasto (bevendo quindi diverse volte da bottiglie e bicchieri), ma difficilmente riesce a tenere anche dopo un pasto, a differenza di Dare You.
Probabilmente ci si potrebbe aiutare con l'uso di un Primer Labbra, cosa che però non ho ancora messo in conto, ho provato quello di MAC, ma è un investimento che ancora non so se fare.


MAC – Cremesheen – Dare You: 

Pentaeryhrityl Tetraisostearate, Bis-Diglyceryl Polyacyladipate-2, Caprylic/Capric Triglyceride, Oleic/Linoleic/Linolenic Polyglycerides, Candelilla Cera, PVP/hexadecene Copolymer, Dipentaeryhrityl Hexahydroxystearate/Hexastearate/Hexarosinate, Diisostearyl Malate, Polyethylene, Hydrogenated Polydecene, Polybutene, Cetyl Lactate, Sinthetic Wax, Butyrospermum Parkii Butter, Glycine Soja Seed Extract, Olea Europaea Fruit Extract, Triticum Vulgare Extract, Carnauba Cera, Tocopherol, Tocopheryl Acetate, Ascorbyl Palmitate, Ceramide 3, Cholesterol, Cera Alba, Octyldodecanol, Sinthetic Beeswax, Potassium Sulfate, Alumina, Calcium Aluminum Borosilicate, Calcium Sodium Borosilicate, Tin Oxide, Silica, Oleic Acid, Palmitic Acid, Cetyl Alcohol, Glyceryl Stearate, Ethylhexyl Hydroxystearate, Vanillin
May Contain(+/-):
Mica, Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Bismuth Oxychloride (C.I. 77163), Blue 1 Lake (C.I. 42090), Carmine (C.I. 75470), Red 6 (C.I. 15850), Red 21 (C.I. 45380), Red 6 Lake (C.I. 15850), Red 7 Lake (C.I. 15850), Red 28 Lake (C.I. 45410), Red 30 Lake (C.I. 73360), Red 33 Lake (C.I. 17200), Yellow 5 Lake (C.I. 19140), Yellow 6 Lake (C.I. 15985)

3g
18 € circa

Per il sistema armocromatico è un rosso per Inverni, dovrebbe essere quasi un MLBB per Inverni Assoluti e Brillanti, in particolare su una mia amica Inverno Assoluto a base scura è quasi “invisibile”, non si fa notare per nulla, nonostante sia un bel rosso acceso, verso il magenta, con una punta di tonalità “Berry”.
A differenza di Hot Tahiti, questo è un rossetto che si sente molto sulle labbra, tende a fare un pochino di effetto “secco” sulle labbra, anche se non come altri rossetti che ho provato (diversi rossi Matte di MAC per esempio), inoltre è difficilissimo da stendere, devo quasi sempre usare il pennellino per fare i contorni (avendo scoperto dopo che non è uno dei miei colori armocromatici non ho acquistato una matita labbra adatta), e se sbava...è un dramma! Macchia irrimediabilmente il contorno labbra.
Io non ho una matita apposita tipo Perfettina di Nevecosmetics, perché essenzialmente non sono una “rossettofila” convinta, uso il rossetto ogni tanto, e lo applico in modo più “easy” solitamente...è un po' il motivo per cui preferisco rossetti meno accesi, e che si notino di meno...perché vuol dire che si notano di meno anche i miei errori di applicazione!

Astra – MyLipstick – Rosso Labbra Idratante N°07:

Ricinus Communis Seed Oil, Mica, Isopropyl Myristate, Caprylic/Capric Triglyceride, Microcystalline Wax, Sinthetic Wax, Candelilla Cera, Octyldodecanol, Polymethyl Methacrylate, Cera Alba, Silica Dimethyl Silylate, Nylon-12, Parfum, Tocopheryl Acetate, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Olea Europaea Fruit Oil, Silica, Jojoba Esters, Sodium Saccharin, Phenoxyethanol, Propylene Glycol, Decylene Glycol, BHT, Tin Oxide
May Contain(+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Red 6 Lake-Red 7 Lake (C.I. 15850), Yellow 5 Lake (C.I. 19140), Blue 1 Lake (C.I. 42090), Carmine (C.I. 75470)

4 g
3 € circa

Non contenta dei rossetti aspiranti MLBB che ho provato da MAC...ho preferito non spendere subito quei 20 euro scarsi per un rossetto che poteva anche non rivelarsi adatto a me.
Ho quindi fatto qualche esperimento acquistando rossetti economici che potessero chiarirmi le idee sull'esatto colore che mi serve come MLBB armocromatico (non cerco un rossetto cancella-labbra!). Il primo esperimento è proprio questo, un rossetto molto economico, di una tonalità un pochino troppo calda per me, ma del perfetto grado di contrasto che cercavo.
È un rosa antico che finisce un po' verso il salmonato, ma è troppo spento e contiene troppo grigio per dire che si tratta di un color salmone.
Il finish di questo rossetto è molto simile a quella di Hot Tahiti, è un rossetto leggermente lucido, in modo “cremoso”, senza sbrillini, ma lucido in modo piuttosto naturale.
Il colore è un po' meno modulabile rispetto a Hot Tahiti, tra una passata e due l'effetto non cambia in modo eccessivo, ma la tenuta è davvero bassa, purtroppo dura davvero poco, basta un minimo contatto (bicchiere, bottiglia, mano che tocca per sbaglio ecc...) perché perda giù colore, insomma è un prodotto economicissimo, diciamo che non ci si può aspettare una tenuta da Make-Up Professionale ecco.
Va benissimo come rossetto da tenere in borsa, che se anche si dovesse perdere, o dovesse rovinarsi...pace, sono 3 euro, non 20!
Fattore molto positivo è anche il lato emolliente, in mancanza di burrocacao è sufficientemente salvalabbra da evitare che le labbra si screpolino irrimediabilmente.
Essendo il colore un pochino caldo per me, di solito lo uso dandogli poi una passata di Lancaster Emotion 124 sopra, altro rossetto che possiedo, di cui vi parlo dopo.

I due rossetti successivi di cui vi parlo, i due Lancaster, sono dei regali, una cara amica ne ha ricevuto un lotto campionario in omaggio, e ha dato via quelli che non le andavano bene, non essendo digiuna di armocromia, ne ha scelti due abbastanza adatti a me, anche se non perfetti.
Ho comunque trovato il prezzo online, quindi l'ho riportato, giusto per far capire il tipo di target del prodotto.
Purtroppo di entrambi i rossetti non possiedo l'INCI, dato che mi sono stati regalati senza imballo (erano in un'unica confezione), quindi parlerò solamente dell'effetto Make-Up.

Lancaster – Rouge Grace – Emotion 124

4g
19,50 €

Questo rossetto è quello che ho nominato in precedenza, si tratta di un rossetto particolare, è l'unico che possiedo con un finish shimmer, infatti ha diversi sbrillini.
Di fatto è un Rosa piuttosto freddo e abbastanza luminoso, ma ha un finish piuttosto trasparente, bisogna fare molte passate per ottenere il risultato della foto, inoltre ha gli sbrillini di un tono rosato piuttosto caldo, così da renderlo verso il neutro-freddo.
Da solo su di me è praticamente invisibile, sulle labbra, nonostante le diverse passate, è troppo chiaro per coprire il mio colore naturale, per altro nemmeno così scuro di natura, lascia solamente un velo di “freddo”, tanto che questo rossetto è diventato un semplice “complemento” per raffreddare i rossetti troppo caldi, quelli che in sostanza virano verso il salmonato, come appunto il rossetto Astra.
Non funziona ugualmente con Hot Tahiti perché il “fattore di disturbo” è non solo il calore, ma anche l'eccessiva luminosità.


Lancaster – Rouge Grace Sheer – Fig 303

4g
19,50 €

Quest'altro è invece l'altro rossetto che mi è stato regalato, ha un finish molto particolare, tanto che all'apparenza è un marrone piuttosto ricco di rosso, in realtà, lascia una traccia semitrasparente, che mi piace molto, perché si adatta al mio colore naturale. Per ottenere il colore pieno, che effettivamente ricorda davvero il colore naturale della polpa di un fico maturo, ci voglio numerose passate.
Tendo a non usarlo a colore pieno, facendo 2-3 passate leggere, in questo modo accentua in particolare il tono che va sul rosso ciliegia, ma in una versione un po' spenta, che vira appena appena sul marronato, senza però essere di un colore troppo caldo.
In generale direi che è un rosso piuttosto neutro, anche se rimane un po' troppo brillante per me, se usato a colore pieno, mentre usato con poche passate mi accentua il colore delle labbra, senza troppo contrasto (che effettivamente mi ammazza, essendo io molto soft).
Purtroppo anche in questo caso nessun INCI di riferimento.


Kiko – Smooth Temptation Lipstick n°06:

Dimethicone, Octyldodecanol, Phenyl Trimethicone, Polyethylene, Trimethylsiloxysilicate, Mica, Cerotyl Dimethicone,  Dipentaeryhrityl Hexahydroxystearate, C30-45 Alkyl Dimethicone, HDI/Trimethylol Hexyllactone Crosspolymer, Polymethylsilsesquioxane, Disteardimonium Hectorite, Punica Granatum Sterols, Alcohol, Ethyl Vanillin, Aroma, Lecithin, Aqua, Tocopherol, Ascorbyl Palmitate, Citric Acid, Calcium Aluminum Borosilicate, Silica, Tin Oxide
May Contain(+/-):
Titanium Dioxide (C.I. 77891), Iron Oxides (C.I. 77491, C.I. 77492, C.I. 77499), Red 6 Lake-Red 7 Lake (C.I. 15850), Yellow 5 Lake (C.I. 19140), Red 22 Lake (C.I. 45380), Red 28 Lake (C.I. 45410)

1,2 g
3,90-5,00 €

Si tratta del mio ultimo acquisto, molto recente, fatto verso la fine dei saldi invernali.
Stavo curiosando fra i numerosi prodotti scontati da Kiko, e ho finalmente scovato un rossetto di un rosa antico piuttosto neutro, e in questo caso anche un pochino più scuro, rispetto al rossetto Astra, e leggermente più scuro di Plum Cake di Nevecosmetics, di cui vi avevo già parlato.
A differenza di quest'ultimo però è anche meno matte, ha una satinatura leggermente più calda.
Purtroppo il contro di questo prodotto è l'INCI tremendo, che ne permette una grande tenuta nel tempo, ma effettivamente è proprio siliconico.
L'ho acquistato giusto per il prezzo molto basso, e perché finalmente ho trovato la tonalità che trovo perfetta su di me come MLBB resistente.
Purtroppo va usato con una dose discreta di balsamo labbra sotto, altrimenti tende a seccare troppo le labbra (giusto per il contenuto siliconico), ma nonostante tutto ha comunque un pochino di antiossidanti, anche se a fine INCI.
Ovviamente, se cercate il Make-Up Ecobio lasciate perdere, piuttosto prendete Plum Cake, che è piuttosto simile come temperatura, ma è un pochino più chiaro e ha una minore tenuta nel tempo.

Anche per oggi è tutto!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione