lunedì 29 febbraio 2016

Fluido Dopobarba "Slimer", nuova versione!

Ciao a Tutti!
Torno a presentarvi una nuova versione di una ricetta che ha avuto molto successo, ovvero il Fluido Dopobarba.
Nella prima versione, ribattezzata Slimer, avevo usato alcuni ingredienti che al momento non ho più, così ho deciso di fare qualche modifica, anche se si tratta comunque di modifiche di contorno.

Eccovi la nuova ricetta:

Fase A
Gel Doppio Aloe di Carbomer 53,7 (Acqua, Glicerina 2,5%, Carbomer 1%, Aloe 1%, Euxyl PE 9010)*
Idrolato di Amamelide 20
Acqua Distillata 10
Glicerina 1
Alginato di Sodio 0,2

Tintura Madre di Vite Rossa 1
Tintura Madre di Centella 1
Pantenolo 75% 1,5
Gel di Sodio Ialuronato 1% 10
Euxyl PE 9010 0,2

Fase B
Mentolo 0,2
Alcool Etilico 1

Profumazione:
metà (su 170g circa):
Fragranza Pino Silvestre (GC) 5 gtt (rende molto)

metà (su 160g circa):
OE Menta Arvensis (AZ) 6 gtt
OE Anice Badiana (GC) 3 gtt
OE Cipresso (AZ) 3 gtt


*Ricetta Gel Doppia Aloe di Carbomer:

Acqua Distillata 90
Carbomer 1

Acqua Distillata 5 
Aloe Liofilizzata 1 
Glicerina 2,5

Soluzione di Soda per pH 6-6,5
Euxyl PE 9010 0,5

Modalità di preparazione del Gel Doppia Aloe identica a quella precedente, semplicemente ho cambiato il conservante e modificato leggermente le dosi.

Procedimento:

Si procede come per l'altra ricetta, bisogna provvedere prima alla preparazione del Gel di Carbomer con Doppia Aloe, ma utilizzando la procedura base di quando si fa il gel usando il Carbomer, quando il gel è ultimato, si può procedere alla ricetta generale.
Realizzare il gel di Alginato solitamente è un procedimento semplice, ma lungo, in questo caso, procedendo come vi ho spiegato qui, abbiamo a che fare con dosi assolutamente semplici da gestire.
Lo 0,2% di Alginato si riesce a stemperare bene nella Glicerina, e forma quasi subito il gel, all'aggiunta di acqua e idrolato.
Vi consiglio di pesare separatamente questi ultimi, così da versare tutto in una volta sola, faciliterà al massimo una rapida gelificazione.
Una volta pronto il gel (a me si è addensato del tutto dopo qualche minuto di riposo), si può cominciare con l'aggiungere gli ingredienti.
Dato che il Carbomer è piuttosto suscettibile con i sali, la cosa migliore è caricare il più possibile il gel di Alginato appena realizzato, e poi unire questo mix al gel di Carbomer.

L'ordine delle aggiunte non è fondamentale, ma vi consiglio di inserire per primo il gel di Sodio Ialuronato, e per ultimo il Pantenolo, o viceversa, che è meglio che stiano il più possibile “lontani” fra loro.
Questo conservante o il Cosgard (in basse dosi perché sia Gel di Carbomer, che di Sodio Ialuronato, che Idrolato di Amamelide sono già conservati) e le tinture non daranno invece problemi.
Una volta aggiunti tutti gli ingredienti, potete unire il mix al gel di Carbomer, che si affloscerà fino a formare un gel molto fluido, adatto ad essere usato in un flacone con un collo stretto o un dispenser adatto a prodotti non troppo consistenti (Ad esempio nell'Airless potrebbe non “prendere” a sufficienza).

A parte va anche lasciato sciogliere il Mentolo nella frazione alcolica, non ci vorrà molto a queste dosi, circa 10 minuti se usate i cristalli interi come faccio io, meno se li frantumerete prima.
Questa Fase C potrete anche usarla come “banco di prova” per realizzare la fragranza, nel caso partiate da un mix di Oli Essenziali, avrete modo di testarne le quantità relative, anche con la nota del Mentolo.
Io ho dovuto fare qualche variazione, avendo esaurito l'Olio Essenziale di Limone, e avendo un diverso Olio Essenziale di Anice, più forte e aromatico, e meno dolce.
Mi è piaciuto molto questo mix, che parte dalla Menta, e prosegue con toni più aspri del Cipresso da una parte, e più dolci, ma anche decisi dell'Anice Badiana.
Questo è il mix che ho ideato per il mio ragazzo, mentre ho usato Pino Silvestre per mio papà, che adora questa fragranza.
Una volta sciolto il Mentolo e decise le quantità (o saltando questa fase se vi fidate di me, oppure usate direttamente una differente fragranza), potete versare il tutto nel fluido, che non dovrebbe afflosciarsi ulteriormente.

A questo punto il Dopobarba è pronto!


Spero proviate a farlo!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it,  e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

venerdì 26 febbraio 2016

Review dei prodotti usati tra Gennaio e Febbraio 2016

Ciao a Tutti,
torno a parlarvi di qualcuno dei prodotti che ho usato negli ultimi periodi, parto con la consueta prova di un nuovo dentifricio:

Lavera – Basis Sensitiv – Dentifricio:

Aqua, Sorbitol, Silica, C.I. 77891, Hydrated Silica, Maris Sal, Sodium Cocoyl Glutamate, Disodium Cocoyl Glutamate, Xanthan Gum, Sodium Fluoride, Echinacea Purpurea Extract, Arnica Montana Flower Extract, Mentha Piperita Leaf Water, Myrtus Communis Leaf Water, Glycerin, Menthol, Aroma, Limonene

75 ml
2-3 € circa

Sinceramente speravo meglio, l'ho acquistato in offerta all'Esselunga, dove da un annetto si possono trovare molti prodotti Lavera, così ho voluto provarlo.
Sinceramente l'ho trovato fin troppo poco lavante, non fa quasi nessuna schiuma, ne serve tanto perché ne faccia almeno un po', nonostante io di solito non apprezzi la schiuma eccessiva, qui stiamo esagerando!
In ogni caso il sapore è gradevole, mentolato, ma molto delicato, quindi sono riuscita a finirlo nonostante non sia fantastico.
Io lo consiglio solo e soltanto a chi vuole un dentifricio a schiuma quasi zero.

Erbolario – Legni Fruttati – Crema Corpo con Nettare di Pera ed Estratto di Legno Dolce:

Aqua, Dicaprylyl Ether, Polyglyceryl-3 Methylglucose Distearate, Caprylic/Capric Tryglyceride, Parfum, Glycerin, Cetearyl Alcohol, Oryza Sativa Bran Oil, Stearic Acid, Palmitic Acid, Glycyrrhiza Glabra Extract, Glycyrrhetinic Acid, Pyrus Communis Extract, Triticum Vulgare Germ Oil, Tocopherol, Zea Mays Germ Oil, Rosmarinus Officinalis Extract, Helianthus Annuus Seed Oil, Glycine Soja Oil, Xanthan Gum, Sodium Phytate, Dimethicone, Phenoxyethanol, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate

250 ml 
19,00 €

Mi è stata regalata questa crema a Natale, effettivamente ne ho approfittato per usarla in un periodo dove sono stata molto presa, e non ho avuto molto tempo per spignattare, è capitata a fagiolo!
È una crema moderatamente ricca, ma nonostante tutto non fa molta scia bianca!
Mi piace come formula, a parte il silicone verso la fine, è totalmente green. In passato ho avuto molto a che fare con i prodotti Erbolario, ma erano alcuni anni che non ne usavo nessuno, effettivamente non sono male, nonostante gli INCI non siano perfetti.

In’s – Bio – Detergente Intimo Biologico:

Aqua, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Lauroyl Sarcosinate, Coco-Glucoside, Avena Sativa Kernel Extract, Chamomilla Recutita Flower Extract, Citric Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Lactic Acid, Parfum, Xanthan Gum, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid

300 ml
1,89-1,99 €

Ve ne avevo parlato qui, parlando solo dell'INCI, ma già meditavo di provare il prodotto.
Ne ho approfittato qualche giorno fa, quando ho dovuto fare le valigie per alcuni giorni, dato che il detergente intimo che sto usando l'avevo trasferito in un contenitore di ceramica (Si tratta del Sensurè Detergente Intimo Lenitivo, Riequilibrante e Delicato), avevo già questo come scorta, così l'ho trasportato.
Come mi aspettavo è piuttosto delicato, nessun fastidio, e apprezzo anche il fatto che non abbia uno spiccato odore di Camomilla.
Al contrario, mi sembra che abbia un profumo fruttato/fiorito, ma non molto definito (perdonate il mio naso non molto fine!).

Aline Beauty – Balsamo al Latte di Mandorla:

Aqua, Cetearyl Alcohol, Cetrimonium Chloride, Parfum, Citric Acid, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Benzyl Alcohol, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, Butylphenyl Methylpropional

500 ml 
1,19 €

Ho voluto provare questo balsamo in alternativa allo Splend'Or al Cocco, vista la modifica INCI, in particolare ho voluto provare quello al Latte di Mandorla, così, per cambiare.
In effetti non profuma affatto di mandorla, come avevo ipotizzato parlandovi dell'INCI qui, ma sa di fresco, fruttato e leggermente agrumato.
In compenso posso dire che non ne sono proprio entusiasmata.
Si tratta di un balsamo con bassissimo potere districante, batte assolutamente lo Splend'Or, in sostanza per avere lo stesso effetto di quest'ultimo bisogna usare un po' più di prodotto.
Insomma, se faccio il paragone, è come se allo stesso prezzo (la confezione di balsamo costa all'incirca uguale), avessi lo stesso numero di lavaggi, insomma, nonostante il contenuto della confezione sia diverso, valgono proprio lo stesso prezzo.
Penso che invece sia perfetto per chi ha i capelli corti, e non vuole spendere molto per un balsamo, o  per chi fa spesso il Cowash.

Jeux d'Amour – Deodorante Personale:

Butane, Alcohol Denat., Isobutane, Propane, Parfum, Isopropyl Myristate, Limonene, Linalool, Benzyl Benzoate, Benzyl Salicylate, Hexyl Cinnamal, Geraniol, Butylphenyl Methylpropional, Alpha-Isomethyl Ionone, Hydroxycitronellal, Citronellol, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde

200 ml

Anche in questo caso parlo di un prodotto che mi è stato regalato a Natale, si tratta di un profumo, più che di un deodorante, anche se in formato Spray con propellenti gassosi.
L'ho usato principalmente come additivo al deodorante, dato che i miei sono quasi tutti senza fragranza (Spray al Bicarbonato, Deodorante all'Urea e Roll-On Trietyl Citrato e Cocco, che hanno giusto un po' di O.E di Tea Tree, che a me non piace molto), ma non direttamente sulla pelle, preferisco usarlo sui vestiti.
La base è alcolica, quindi sarà inutilizzabile per chi è intollerante ai profumi alcolici, ma io non lo uso sui vestiti per quel motivo, semplicemente per abitudine.
Ha un sacco di allergeni del profumo, per chi ha problemi di pelle reattiva attenzione!
Il profumo è molto fresco e unisex, mi ricorda un profumo "da sapone".

Bottega Verde – Keratina e Cocco – Balsamo:

Aqua, Behenyl Alcohol, Glycerin, Behentrimonium Chloride, Dicaprylyl Ether, Cetrimonium Chloride, Lauryl Alcohol, Quaternium-80, Decyltetradecanol, Parfum, Hydroxypropyl Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Cocos Nucifera Oil, Cetearyl Alcohol, Oleyl Erucate, Cetyl Alcohol, Benzyl Alcohol, Silicone Quaternium-22, Phenoxyethanol, Panthenol, Potassium Sorbate, Cocodimonium Hydroxypropyl Hydrolyzed Keratin, Polyglyceryl-3 Caprate, Dipropylene Glycol, Disodium EDTA, Citric Acid, Hexyl Cinnamal, Cocamidopropyl Betaine, Linalool, Benzyl Salicylate, Coumarin, Limonene, Palmitamidopropyltrimonium Chloride, Propylene Glycol, Methylparaben, Quaternium-15

150 ml
5,00-9,99 €

Avevo questo campioncino da un po' di tempo, me lo avevano dato in negozio quando sono stata a chiedere informazioni su un'altra linea, e non l'ho usato per un po', visto il contenuto in siliconi, ma successivamente ho avuto proprio bisogno di portarmi un campioncino, in mancanza di spazio per altri cosmetici in viaggio.
Nonostante tutto devo dire che sono rimasta piuttosto perplessa. Il prodotto da una parte non appesantisce, nonostante i siliconi, anzi, i capelli erano belli leggeri quando li ho asciugati col phon, ma dall'altro lato non ha districato gran che. Insomma, un balsamo senza lode e senza infamia, di sicuro un prodotto per cui non spenderei quella cifra (nemmeno quella scontata), anche fosse senza siliconi.
Quello che invece mi piace ancora meno sono i conservanti, abbiamo il tranquillo parabene, per cui non ho nulla in contrario, ma abbiamo invece il Quaternium-15, un cessore di formaldeide ben nascosto di cui vi ho parlato nel post sui quaternari.

Anche per oggi ho finito!
Non ho usato molti prodotti commerciali ultimamente!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 24 febbraio 2016

Come orientarsi nella scelta di un Prodotto Solare?

Ciao a Tutti!
Torno a parlarvi di un argomento molto particolare, anche se sono ancora in anticipo sulla stagione, ovvero la scelta di un solare.
Vi ho già parlato della differenza fra filtri solari Organici e Inorganici, e di come scegliere e interpretare correttamente il fattore SPF (Solar Protection Factor) indicato sulla confezione, ora invece vi parlo di tutti quei fattori da tenere in considerazione quando si fa una scelta specifica.

A questo proposito, comincio subito; qualche settimana fa vi avevo già parlato di come scegliere il corretto SPF a questo punto vediamo un po' di quali sono i fattori da considerare nella scelta, sia dei fattori “generali”, sia su quelli “personali”.

1) Prima ancora di valutare gli altri fattori, cosa preferite? Filtri Organici o Filtri Inorganici?

come vi ho già spiegato, a livello ambientale non c'è una scelta migliore dell'altra, anche il solare con solo Titanio Biossido è inquinante per la fauna acquatica, quindi scegliete primariamente secondo le vostre necessità: i Filtri Organici permettono di realizzare prodotti “comodi”, difficilmente un solare sarà molto unto e pesante sulla pelle, sono il metodo più usato da tutte le aziende, quindi ovunque troverete un solare adatto a voi, e infine non fanno l'effetto “cerone bianco”. Lo svantaggio sta nella miriade di formulazioni possibile, nell'impossibilità di verificarne la fotostabilità dalla formula (vi rimando nello specifico ad un articolo di AltroConsumo), e dalla più facile degradazione del prodotto, che ha una vera e propria scadenza, oltre che un PAO da rispettare. Il prodotto dell'anno prima non è ugualmente efficace, quindi spesso va buttato, o considerato con fattore dimezzato (oltre l'anno va buttato, non è più considerato sufficientemente efficace). I Filtri Inorganici invece hanno il vantaggio di essere stabili, ovvero finché il prodotto viene correttamente conservato, e non irrancidisce l'olio contenuto, possono essere usati come filtro solare. Inoltre il sistema filtrante è automaticamente ad ampio spettro. Inoltre la maggior parte dei solari con sistema Inorganico ha una formulazione più dermocompatibile, di solito senza siliconi, petrolati ecc...ma la formulazione necessita comunque l'uso di oli ad alta adesività e resistenza, quindi spesso questo significa un minore comfort e una maggiore sensazione di unto, oltre all'effetto “cerone bianco”. Se una protezione alta a base di solo Titanio Biossido non fa per nulla questo effetto vuol dire che non ne avete applicata a sufficienza. L'effetto si riduce un pochino con alcuni accorgimenti formulativi, tra cui l'uso di filtri in forma “nano” e incapsulati e con l'aggiunta di alcuni filtri di origine vegetale, ma difficilmente sono strategie deducibili dall'inci, soprattutto il primo caso, viene indicata solitamente la forma, se “nano”, ma non l'incapsulamento.
Esistono poi i prodotti “ibridi”, che contengono entrambi i tipi di Filtro. Questo comporta due cose: sono presenti gli stessi vantaggi, ma anche gli stessi svantaggi. Il prodotto tendenzialmente avrà una texture media, sarà quindi più fastidioso di un prodotto a base di Filtri Organici, ma meno di un prodotto a base di Filtri Inorganici (a parità di SPF e quantità applicata), avrà lo svantaggio di dover essere comunque buttato allo scadere del PAO, o comunque dopo poco, ma la protezione potrebbe poter essere considerata non proprio dimezzata dopo un anno.


Questa scelta è esclusivamente personale, a partire da questa potrete dirigervi sui diversi prodotti in commercio.

2) Caratteristica Fondamentale, è ormai obbligatorio anche per la Commissione Europea, il prodotto deve prevedere Filtro UVB, ma anche UVA, per almeno 1/3 rispetto all'SPF indicato. 

Nel caso scegliate un solare a base di esclusivi Filtri Inorganici, il problema non si pone, dato che la protezione non dipende dall'assorbimento dei raggi di una specifica frequenza, tutti i raggi verranno ugualmente diffusi. Dovete però verificare che sia così per i prodotti a base di soli Filtri Organici.
In generale è un fattore complesso, in questo caso emerge il vantaggio vero e proprio di un sistema filtrante misto, se nella formula di un solare misto vedete sia Titanio Biossido, che Avobenzone (unico filtro UVA Organico riconosciuto), dovreste essere ragionevolmente sicuri di proteggervi a sufficienza, forse a pari SPF tra protezione UVB e UVA.
Il motivo per questa aggiunta è che recentemente si è scoperto l'importante ruolo dei raggi UVA, non responsabili delle ustioni, ma di danni più profondi, a lungo termine.
Sono loro i veri responsabili del Fotoinvecchiamento e della Fotocarcinogenesi, e molto dipende dalla fotoesposizione dei primi 20 anni di vita, nei quali i raggi solari svolgono una sorta di “imprinting”, e gettano le basi per l'eventuale predisposizione al melanoma in età successive.
Gli stessi raggi UVA, non vengono fermati nemmeno da nuvole, vetro e plexiglass, con conseguente necessità di proteggersi anche nei luoghi chiusi, e durante i giorni nuvolosi.
La stessa Commissione Europea prevede di doversi muovere prevedendo una nuova etichettatura dei prodotti, così da prevedere l'apposizione di entrambi gli SPF, indicati in modo differenziato per UVA e UVB.
Al momento sono pochi i prodotti che portano già in informativa il valore di protezione UVA, in ogni caso viene comunque calcolato tramite due metodi ancora non ufficiali.
È però importante informare che attualmente, l'unico Filtro Organico UVA approvato in USA è l'Avobenzone (Butyl Methoxydibenzoylmethane), filtro poco stabile, che deve essere stabilizzato con complessi accorgimenti formulativi, che purtroppo non si possono dedurre dalla lista INCI.
Dato che la maggior parte dei cosmetici prodotti sono destinati anche al mercato USA, anche in Europa vengono spesso commercializzati prodotti formulati con lo stesso sistema, nonostante esistano altre sostanze in grado di schermare gli UVA in modo efficace, e senza tutte le difficoltà di stabilizzazione che necessita questo filtro.

3) Diffusione del Marchio.

Sembrerà “controtendenza”, ma i solari sono uno di quei prodotti che è meglio acquistare dai brand di larga distribuzione.
Questo perché? Perché i grandi colossi sono sicuramente in grado di permettersi dei test in vivo del fattore SPF.
Se è obbligatorio che i solari vengano testati in vivo, nella pratica, non sempre è così.
In sostanza l'SPF indicato spesso non corrisponde pienamente a quello effettivo del prodotto, ma viene calcolato solamente in modo matematico.
L'unico modo per avere la massima sicurezza in merito, è appunto quella di acquistare un prodotto che sia stato effettivamente testato come solare in modo realistico, e non solo in vitro. E questo è un test non esattamente etico, ma svolto su esseri umani volontari, ma per ora è l'unico modo in cui può essere svolto, secondo le norme COLIPA (The European Cosmetic Toiletry and Perfumery Association).
Inoltre c'è da ricordare che il parametro della fotostabilità, non è un parametro obbligatorio, quindi molti produttori, soprattutto quelli piccoli, che non possono permettersi ulteriori costi, non la verificano.

4) Scegliete una formula in crema se possibile, meglio se si tratta di un'emulsione A/O

se da una parte è praticamente impossibile capire da una lista ingredienti se la formula di filtri solari è stabile o instabile, e di conseguenza fotostabile o fotoinstabile, perché prevede un'esperienza elevata anche già nell'ambito cosmetologico professionale, da una parte è consigliabile valutare il tipo di emulsione del prodotto. I prodotti più densi, e difficili da spalmare spesso permettono l'applicazione della giusta quantità di prodotto, rispetto a spray e gel, che finiscono per essere applicati in quantità troppo basse per essere efficaci, inoltre spesso sono emulsioni A/O (Acqua in Olio), che mostrano una maggiore sostantività, ovvero permanenza sulla pelle, rispetto alle emulsioni O/A (Olio in Acqua).

5) Scegliete solari che contengano anche una buona quantità di antiossidanti.

Questi ingredienti sono in grado di “acchiappare” i radicali liberi che si formano nel momento dell'assorbimento della radiazione solare, o comunque di proteggere dall'ossidazione esercitata dai Filtri Inorganici. Molto utile in questo senso è l'inserimento di Gamma Orizanolo, che oltre ad agire in questo senso, riesce a filtrare una piccola percentuale di radiazioni solari. Questo vale soprattutto nel caso scegliate un prodotto con filtri inorganici. Allo stesso modo è molto utile evitare solari che contengono grandi quantità di oli insaturi fra gli ingredienti, al sole irrancidiscono e creano molti più radicali liberi degli oli saturi.

6) Se non vi limitate a prendere il sole, ma volete scegliere un solare per il mare, è sempre preferibile optare per un prodotto Water Resistant o Very Water Resistant

Questo tipo di prodotto garantisce una maggiore sostantività, ovvero permanenza dello stesso sulla pelle, quindi una maggiore resistenza anche al semplice sudore. Un solare SPF 50+ che resiste poco sulla pelle è molto meno sicuro di un solare SPF 30 con un'ottima resistenza all'acqua. Come vi ho già spiegato l'ultima volta in cui ho parlato di solari, il solare viene testato in vivo per la verifica della resistenza all'acqua, e può essere etichettato come WR o VWR se mantiene almeno il 50% della capacità filtrante dopo diverso tempo in immersione (2 immersioni da 20 minuti l'una i WR, 4 immersioni da 20 minuti l'una per i VWR).

Ulteriori Raccomandazioni:


  • Applicare la giusta quantità di prodotto solare: per ottenere la protezione SPF indicata, bisogna applicare un'elevata quantità di prodotto, indicativamente 15-16g di prodotto per ogni applicazione; questa quantità permette l'esaurimento della maggior parte dei flaconi prima di 10 giorni di balneazione, dato che il solare va quasi sempre riapplicato durante la giornata.
  • Nel caso scegliate un solare a base di filtri organici, sono da preferire le formule che comprendono: Bis-Ethylhexyloxyphenyl Triazine (Tinosorb S),  Methyilene Bis-Benzotriazolyl Tetramethylbuthylphenol (Tinosorb M), entrambi doppio filtro, sia UVA, sia UVB, Terephthalylidene Dicamphor Sulfonic Acid (Mexoryl SX) e  Drometrizole Trisiloxane (Mexoryl XL), di cui il primo filtro UVA, e il secondo UVB.
  • Consiglio personale: non cercate la convenienza quando si parla di protezione solare. Purtroppo le piccole aziende devono affrontare costi notevoli per la produzione dei solari, quindi se volete favorire le piccole produzioni, non aspettatevi prezzi troppo bassi, al contrario, se volete risparmiare, dovete per forza optare per prodotti di larga distribuzione, sono quelli che garantiscono anche una maggiore sicurezza del prodotto. Inoltre è sempre piuttosto rilevante, il costo di produzione di un prodotto aumenta in proporzione all'SPF garantito, se notate prezzi molto simili fra SPF molto diversi vuol dire due cose: o l'azienda è abbastanza grande da poter spalmare i costi in modo più ampio, oppure l'azienda vi sta vendendo tutti i solari al prezzo di produzione degli SPF più alti; qui trovate il prodotto che secondo un noto cosmetologo rappresenta il miglior rapporto qualità/prezzo per un solare, idem per un solare dedicato alla prima infanzia.

Anche per oggi ho concluso!
A presto!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, Promiseland.it, Nononsensecosmethic.org, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

lunedì 22 febbraio 2016

Dimmi cosa spignatti, ti consiglio cosa acquistare!

Ciao a Tutti,
Oggi vi scriverò un post particolare, ovvero una guida verso i più comodi “acquisti mirati” di materie prime.
Spesso chi inizia a spignattare deve leggere e studiare a lungo, e confrontare molte informazioni provenienti da diversi siti e poi verificare i prodotti su diversi siti di fornitori di materie prime.
In questo caso voglio creare una sorta di “Guida Base” per iniziare a fare acquisti in modo il più possibile ottimizzato.

La lista della spesa potrebbe essere comunque differente, in base a quello che avete intenzione di realizzare, ma ci sono degli ingredienti che sono perfetti per poter essere utilizzati per tanti diversi spignatti, ingredienti che invece verrebbero usati solamente per poche cose, e per forza di cose finirebbero sprecati.

Prima di parlare di tutte le diverse tipologie di cosmetici, inizio parlandovi di una prima categoria di spignatti, per cui è possibile “omettere” qualche ingrediente, almeno all'inizio.
Solo nel caso vogliate produrre solo prodotti a base grassa, potete omettere alcuni ingredienti di base, che normalmente servono per tutto il resto dei cosmetici, dato che non servono conservanti, ne regolatori di pH, e per il resto potete arrangiarvi con quello che si trova al supermercato.
Inizialmente non serve nemmeno acquistare oli particolari, potete cominciare con quelli alimentari, non servono per forza oli particolari come Mirtillo o Rosa Mosqueta per cominciare, possono bastare Oliva, Riso, Girasole e Lino, che si possono trovare anche nei supermercati a prezzi contenuti.

Per preparare prodotti anidri:


  • qualche olio vegetale, quelli alimentari vanno benissimo, i più versatili sono Riso, Girasole e Oliva
  • un burro vegetale, il più facilmente reperibile è il Burro di Karité
  • una cera, di solito va bene la Cera d'Api, ma se non dovete preparare nessun prodotto per labbra potete anche optare per Alcol Cetilico o Alcol Cetearilico, che fungono comunque da fattori di consistenza e agiscono in modo simile alle cere e nello stesso tempo sono prodotti più fruibili anche per altri spignatti
  • un antiossidante, il più versatile è il Tocoferolo, ma vanno bene anche antiossidanti più efficaci come Aperoxid/Antiranz oppure Oleoresina di Rosmarino (Estratto CO2 di Rosmarino), che cominciano a diventare necessari quando si usano oli più delicati e pregiati, fino a che si usano oli come quelli nominati può bastare il Tocoferolo
  • qualche pianta secca adatta per fare estrazioni in olio o Oleoliti
  • qualche ingrediente alimentare come Miele, Marmellata, Yogurt, Latte/Latte Vegetale, Alcol Alimentare, Lecitina di Soia, Fruttosio, Cacao, Aceto, Sale, Zucchero, Bicarbonato, Amido, ecc... Vi avevo già indicato qui quali sono gli ingredienti reperibili al di fuori dei siti di materie prime.
  • con la semplice aggiunta di Ossido di Zinco potrete preparare delle ottime paste lenitive, ma questo stesso ingrediente può andare bene anche da aggiungere alle maschere viso, o per dare un pochino di coprenza ad una cipria di Amido, realizzabile con ingredienti da supermercato.

già con questi pochi ingredienti si possono realizzare diversi prodotti anidri come oli e burri corpo (anche inserendo una piccola quantità di Gel o Sciroppo di Fruttosio/Miele), balsami labbra, scrub viso e corpo, Cold Cream, e con la semplice aggiunta della Soda Caustica (che trovate in negozi di hobbystica e faidate) potrete già realizzare anche dei saponi basic.
Potete anche aiutarvi acquistando basi cosmetiche, come Gel d'Aloe, Gel di Sodio Ialuronato e simili, già conservati per preparare prodotti grassi a piccola percentuale acquosa.
Potete anche preparare qualche primo trattamento estemporaneo per il viso, come una semplice maschera (potete usare qualche Farina o Amido addizionati a Cacao se non avete ancora le argille), o dei semplici scrub conservabili (es. questo che vi ho fatto vedere, ma anche il semplice scrub Zucchero e Miele, o gli scrub corpo a base oleosa), e infine anche la Cera Depilatoria allo Zucchero, e con il Bicarbonato potrete realizzare dal deodorante più semplice a diversi tipi di Deodorante “Cremino”.

Ingredienti base per tutto:


  • Soda Caustica: serve principalmente per alzare il pH degli spignatti, e in quel caso basterà solo preparare una soluzione al 15% o 20% con Acqua Demineralizzata/Distillata, ma nel caso vogliate realizzare anche del sapone serve anche come base forte, in maggiori quantità. Il Bicarbonato non va bene per alzare il pH.
  • un Acido: potete scegliere Acido Citrico (in granuli), comportandovi come con la Soda, oppure Acido Lattico, che potrete acquistare già in forma liquida, all'80%.
  • un conservante: è necessario per ogni prodotto non anidro, ve lo avevo già spiegato, l'ideale all'inizio è optare per un conservante idrosolubile come Cosgard o Euxyl PE 9010. Inizialmente si può realizzare qualche iniziale spignatto usando l'Alcol alimentare come conservante, ma ve lo sconsiglio sul lungo termine.
  • Glicerina: serve praticamente ovunque.
  • Colori Alimentari, liquidi o in polvere, gli idrosolubili sono i più versatili.

Oltre agli ingredienti “di base”, agli ingredienti “culinari” e ai grassi, ci sono degli ingredienti specifici per ogni tipologia di cosmetico che vorrete andare a realizzare.

Se all'inizio della vostra esperienza con lo spignatto potrete accontentarvi di tonici realizzati sul momento, fatti con infusi ed eventualmente le aggiunte di Aceto/Succo di Limone, Vitamina C da banco (come il famoso trattamento alla Vitamina C), Fruttosio, ecc... arriva il momento in cui serve qualche ingrediente più efficace:

Ingredienti necessari per fare tonici:


  • Acqua distillata ed eventualmente qualche acqua vegetale
  • almeno un umettante: inizialmente può andare bene della semplice Glicerina, ma arriva il momento in cui vanno fatte aggiunte quali Proteine (potete scegliere la fonte, Grano, Mais, Seta e via dicendo, l'effetto è sempre lo stesso), Sodio Ialuronato, Sorbitolo (appiccica  meno della Glicerina), Sodio Lattato, minerali PCA, NMF ricostruiti, o altri umettanti ancora più particolari.
  • qualche attivo idrosolubile, tra cui: Pantenolo, Trimetilglicina, Allantoina, Vitamina C Stabilizzata (nella versione idrosolubile ci sono MAP e SAP), Niacinamide, Caffeina. Inizialmente è meglio usarne al massimo due, controllando eventuali incompatibilità, anche di pH, poi con l'esperienza si possono usare più attivi nello stesso prodotto
  • un conservante rigorosamente idrosolubile, o alternativamente un solubilizzante, così da poter usare anche un conservante liposolubile. Usando l'Alcol Etilico come conservante otterreste un prodotto troppo aggressivo, anche per le pelli grasse.

Come per i Tonici, all'inizio potete realizzare qualcosa di semplice, senza passare all'emulsione. In questo caso vi consiglio di realizzare qualche semplice gel, di solito sono adatti, soprattutto per chi ha la pelle grassa, ma possono sempre essere degli ottimi trattamenti pre-crema per chi invece ha una maggiore necessità di idratazione.

Ingredienti necessari per fare gel viso:


  • Acqua distillata ed eventualmente qualche acqua vegetale
  • un gelificante, potete scegliere un gelificante sintetico, se volete ottima performance, e un prodotto sicuramente molto adatto alle pelli grasse, ma con lo svantaggio di non poter usare molti ingredienti salini nel prodotto, perché si smonterebbe, oppure un gelificante naturale, che solitamente non ha particolari incompatibilità con gli ingredienti, ma garantisce texture non all'altezza dei gelificanti sintetici, oltre che un soggettivo effetto “strato” dopo l'utilizzo.
  • come nel caso dei tonici, almeno un umettante: vanno bene sempre Proteine (potete scegliere la fonte, Grano, Mais, Seta e via dicendo, l'effetto è sempre lo stesso), Sodio Ialuronato (potete fondare il prodotto anche sul semplice Gel di Sodio Ialuronato, senza usare ulteriori gelificanti), Sorbitolo (appiccica  meno della Glicerina), Sodio Lattato, minerali PCA, NMF ricostruiti, o altri umettanti ancora più particolari.
  • come nel caso dei tonici, qualche attivo idrosolubile, tra cui: Pantenolo, Trimetilglicina, Allantoina, Vitamina C Stabilizzata (nella versione idrosolubile ci sono MAP e SAP), Niacinamide, Caffeina. Anche in questo caso, inizialmente è meglio usarne al massimo due, controllando eventuali incompatibilità, anche di pH.
  • un conservante preferibilmente idrosolubile, ma in questo caso non è strettamente necessario usare un solubilizzante, nel caso abbiate un conservante lipofilo. In questo secondo caso dovete però realizzare un gel piuttosto denso, altrimenti potrebbe separarsi e galleggiare. Sono accettabili sia il Phenonip, sia l'Euxyl PE 9010 oltre al Cosgard, completamente idrosolubile.

Ingredienti necessari per fare creme molto ricche, di solito per il corpo, Olio in Acqua:


  • Acqua distillata
  • Qualche emolliente, gli oli iniziali vanno bene, ma è meglio fare qualche aggiunta per ottenere un prodotto un pochino più professionale, almeno due oli vegetali, un burro, eventualmente una cera e/o un grasso idrogenato, e un emolliente leggero/leggerissimo, potete optare per Olio di Jojoba per le creme molto ricche, oppure per un estere non troppo leggero (Coco Caprylate/Caprate, Ethylhexyl Stearate o Palmitate, ecc...) o un alcano come Squalene o Squalano
  • un emulsionante O/A, con HLB medio, per cominciare i più adatti sono Metil Glucosio Sesquistearato, Montanov 68, Olivem1000, perché già autoemulsionanti, ma potete anche cominciare usando la Lecitina di Soia alimentare, anche se il prodotto potrebbe non essere sufficientemente “ricco” o esteticamente gradevole (a me ad esempio non dispiace).
  • un gelificante o due, l'ideale è sempre la doppia gelificazione, un gelificante sintetico e uno naturale, ma per una crema corpo piuttosto sostanziosa tra le due è meglio un gelificante naturale piuttosto che uno sintetico.
  • Glicerina o un altro alcolo umettante (es. Sorbitolo).
  • qualche attivo idratante/lenitivo/ricostituente in base alle necessità, tra cui: Allantoina, Urea, NMF Ricostruiti, Sodio Lattato, proteine, Pantenolo, Bisabololo, Niacinamide (a basso dosaggio), Trimetilglicina, Lecitina di Soia (usata come attivo in piccola percentuale), Ceramidi, Insaponificabili ecc...
  • almeno un antiossidante per gli oli: Tocoferolo, Oleoresina di Rosmarino, Aperoxid/Antiranz, ed eventualmente altri antiossidanti per la pelle: Oleolito di Pomodoro per il Licopene o altri carotenoidi, Coenzima Q10, Vitamina A, Vitamina C stabilizzata (ce ne sono diverse versioni) ecc...
  • un conservante, dato che abbiamo a che fare con un'emulsione la scelta dipende solo dalla compatibilità con gli altri ingredienti e le vostre necessità.

Ingredienti necessari per fare creme molto leggere, di solito per il viso:


  • Acqua distillata ed eventualmente qualche acqua vegetale
  • qualche emolliente, in questo caso non sempre sono adatti gli oli alimentari, spesso servono oli ad alta percentuale di insaturi, e qualche olio adatto si trova in empori biologici/Naturasì, come Lino, Canapa, Zucca ecc..., oppure servono emollienti ancora più leggeri, adatti alle pelli grasse, in quel caso bisogna optare principalmente per esteri/eteri/carbonati/alcani, come Propylheptyl Caprylate, Coco-Caprylate, Dicaprylyl Ether, Dicaprylyl Carbonate, Squalano ecc.., mentre possono essere saltate le cere, e si può optare per un solo burro.
  • un emulsionante O/A, con HLB medio, ma che dia un effetto più leggero sulla pelle, Metilglucosio Sesquistearato o PGE-3 Distearato abbinati al Cetilico, Lecitina/Lysolecitina, tensioattivi usati come emulsionanti, come ad esempio il Caprylyl/Capryl Glucoside. Anche in questo caso potete cominciare usando la Lecitina di Soia come emulsionante, ma visto che non addensa allo stesso modo degli emulsionanti cerosi a caldo dovrete ovviare in qualche modo, oppure accontentarvi della crema fluida (che a me personalmente non dispiace).
  • un gelificante o due, l'ideale è sempre la doppia gelificazione, un gelificante sintetico e uno naturale, ma per una crema viso che deve rimanere piuttosto leggera senza fare strato, tra le due è meglio un gelificante sintetico come Carbomer o Poliacrilato, piuttosto che uno naturale che fa strato. Se proprio si preferisce un ingrediente naturale consiglio Alginato di Sodio (però poco reperibile), oppure Carragenine Iota.
  • Glicerina o un altro alcolo umettante, in questo caso è preferibile, ma non essenziale, il Sorbitolo
  • qualche attivo idratante/lenitivo/ricostituente in base alle necessità, tra cui: Allantoina, NMF Ricostruiti, Sodio Lattato, Sodio Ialuronato, Liposomi di Acido Ialuronico, PantenoloLecitina di Soia (usata come attivo in piccola percentuale), Ceramidi, Insaponificabili ecc...
  • almeno un antiossidante per gli oli: Tocoferolo, Oleoresina di Rosmarino, Aperoxid/Antiranz, ed almeno un altro antiossidante per la pelle: Oleolito di Pomodoro per il Licopene o altri carotenoidi, Acido Alfa Lipoico, Coenzima Q10, Vitamina A, Vitamina C stabilizzata (ce ne sono diverse versioni), Liposomi Antiossidanti/Vitaminici, Gamma Oryzanolo (dona anche una leggerissima protezione solare) ecc...
  • se serve, almeno qualche ingrediente purificante/astringente/lenitivo come: Acqua di Amamelide, Bisabololo, Niacinamide (partendo da un basso dosaggio), Trimetilglicina, Triethyl Citrate, Bactipur, estratti vegetali specifici ecc...
  • qualche polvere opacizzante come Talco, Caolino, Dryflo (amido modificato) e Biossido di Titanio
  • un conservante, dato che abbiamo a che fare con un'emulsione la scelta dipende solo dalla compatibilità con gli altri ingredienti e le vostre necessità.
Passiamo invece ai prodotti Rinse-Off, poco realizzabili senza vere e proprie materie prime per lo Spignatto.

Ingredienti necessari per fare detergenti acquosi classici:


  • Acqua distillata
  • un tensioattivo anionico (tra i più comuni SLES e Sarcosinato)
  • un tensioattivo anfotero (la più comune è la Cocamidopropyl Betaine, ma altre betaine vanno benissimo, sono comunque le più comode da usare tra gli anfoteri)
  • un paio di tensioattivi delicati (glucosidi, glutamati o alchilpoliglucosidi)
  • Glicerina 
  • Proteine a scelta (meglio cominciare con quelle non quaternizzate, che smollano)
  • in alcuni casi un gelificante (Gomma Xantana, o Carragenine Lambda)
  • un conservante, dato che abbiamo a che fare con una soluzione, la scelta dipende solo dalla compatibilità con gli altri ingredienti e le vostre necessità.
  • eventualmente un surgrassante o un perlante

Ingredienti necessari per fare shampoo districanti:


  • Acqua distillata
  • un tensioattivo anionico (tra i più comuni SLES e Sarcosinato)
  • un tensioattivo anfotero, in questo caso è da preferire un anfoacetato, dalla blanda azione condizionante, rispetto alle betaine
  • uno o due condizionanti, se vogliamo puntare sull'ecobio ci sono i diversi tipi di Esterquat, altrimenti abbiamo i più comuni Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Cetrimonium o Behentrimonium Chloride
  • un paio di tensioattivi delicati (glucosidi, glutamati o alchilpoliglucosidi)
  • Glicerina 
  • Proteine a scelta (meglio cominciare con quelle non quaternizzate, che smollano)
  • un conservante, dato che abbiamo a che fare con una soluzione, la scelta dipende solo dalla compatibilità con gli altri ingredienti e le vostre necessità.
  • eventualmente un surgrassante o un perlante

Ingredienti necessari per fare balsami e Leave-In per capelli:


  • Acqua distillata
  • Glicerina, eventualmente altri umettanti
  • Alcol Cetilico o Cetistearilico
  • uno o due condizionanti, per i Leave-In anche 3, se vogliamo puntare sull'ecobio ci sono i diversi tipi di Esterquat, altrimenti abbiamo i più comuni Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Cetrimonium o Behentrimonium Chloride, eventualmente anche un Polyquaternium, i più adatti sono Polyquaternium-7 e  Polyquaternium-10
  • Proteine a scelta, oppure, ottimi per i capelli sono Inulina, Trimetilglicina e amminoacidi vari.

Ingredienti necessari per fare decorativi di livello basic:


  • Coloranti Alimentari solo per la cipria
  • Pigmenti Minerali (Ossidi, o eventualmente Lacche, ma per prodotti più complessi)
  • Coprenti (Ossido di Zinco, Titanio Biossido, quest'ultimo è più performante, ma il primo è un ingrediente più versatile)
  • Riempitivi non coprenti (Talco, il tipo giusto di silice, Amido, Magnesio/Zinco Stearato ecc...)
  • Miche per l'effetto Shimmer/Sparkling
  • Olio di Ricino per i prodotti labbra
  • Emollienti specifici in base al tipo di prodotto, in questo caso gli oli vegetali non bastano più.

Ci sono altri mille tipi di prodotti realizzabili, ma chiaramente ci vuole già una certa esperienza, quindi vi consiglio per prima cosa di basarvi su questi prodotti basic, ho cercato di mettere le categorie di prodotti “in ordine”, ma molto dipende dai vostri interessi e dalle preferenze personali, quindi per oggi chiudo!

Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

venerdì 19 febbraio 2016

Prima ricetta non cosmetica: Profumacassetti!

Ciao a Tutti!
Torno a presentarvi una ricetta, ma questa volta voglio parlarvi di una ricetta che non è cosmetica!
Infatti voglio parlarvi del mio primo tentativo di realizzazione di un prodotto non cosmetico, ovvero i gessetti Profuma-Cassetti senza gesso.

La ricetta si basa sull'uso del semplice Talco e della Colla Vinilica, a cui si possono aggiungere fragranze (in questo caso vanno bene anche quelle per ambiente), e coloranti di diversi tipi.
Per quanto riguarda la fragranza, ci si può anche accontentare della fragranza già presente nel Talco commerciale, anche se dura meno, per i coloranti se ne possono usare diversi tipi, ma ne parlerò meglio dopo.

Ricetta:

Talco
Colla Vinilica
Fragranza (opzionale)
Coloranti (opzionali)

Per quanto riguarda l'attrezzatura, può bastare quella che usualmente si usa per fare il sapone o qualche attrezzo casalingo.
Vi serviranno degli stampi in silicone, ad uso esclusivamente non alimentare, dato che la colla può lasciare qualche residuo, dei recipienti facilmente lavabili (chiaramente non di legno, che assorbe o di simili fibre naturali) e delle posate metalliche (per lo stesso motivo).

Per quanto riguarda i coloranti, potete usarne di diverso tipo: acrilici, coloranti alimentari, oppure anche polveri colorate, che siano gli ossidi che si usano in cosmesi, o argille, o spezie che colorano.
Nel mio caso ho usato tre principali coloranti: 

1) Colorante Rosso alimentare, inserito nella colla vinilica (che è a base acquosa)
2) Indaco, additivo sbiancante che aveva acquistato mia mamma per il bucato, ma che poi non ha più usato, l'ho mescolato alla polvere di Talco

Invece come fragranza ho deciso di usare per metà dei gessetti un vecchio Olio Essenziale di Ylang Ylang della Just, che ho ritrovato in un vecchio armadietto.
Dato che sarà stato lì almeno 10 anni, e che profumava ancora di buono, ho dato per scontato che fosse una fragranza sintetica, venduta come Olio Essenziale ai tempi, quindi ho preferito usarla così che come fragranza cosmetica o per l'ambiente.
L'altra metà dei gessetti li ho profumati con una vecchia fragranza sintetica per ambiente al profumo di Pino, che però non ha profumato molto, sicuramente per la prossima volta ne prenderò una nuova, si trovano quelle per ambiente in molti negozi, sono anche molto economiche di solito.

Ecco come ho fatto a preparare i gessetti:

per prima cosa ho pesato il Talco, e con una piccola parte di quest'ultimo ho “infarinato” gli stampi che prevedevo di usare.
Poi a parte ho predisposto la colla vinilica in un bicchiere, dato che avevo il bidoncino da 1kg (mia mamma la usa per lavori di faidatè).
Per il primo giro ho usato la colla così, al naturale, per il secondo giro di gessetti ho aggiunto il colorante alimentare, il solito rosso che uso anche per i cosmetici, ne ho aggiunto fino a far diventare la colla di un bel rosa porcellino.

Ho fatto in totale 4 “infornate”:

  1. solo Talco e fragranza, colla bianca
  2. Talco, Argilla Verde e fragranza, colla bianca
  3. Talco e fragranza, colla rosa
  4. Talco, Indaco e fragranza, colla rosa

Dopo aver predisposto gli stampi, si può procedere aggiungendo piano piano la colla vinilica al Talco, vi consiglio di cominciare poco per volta, mescolando bene. La quantità è sufficiente quando il prodotto appare come una pasta compatta e dura da lavorare, ma molto plastica. Se si sbriciola o non si riesce a lavorare con le mani la colla è troppo poca, se invece è una pasta troppo morbida e cremosa avete messo troppa colla.
Quando è pronta la pasta, bisognerà inserirla negli stampi “impolverati”, non è facile, bisogna premere molto bene, soprattutto per il primo strato, quello più in fondo, vi consiglio di cominciare con poco prodotto, così da poterlo premere bene sul fondo, anche negli angoli delle formine, prima di riempire completamente la formina.
Una volta riempiti completamente gli stampi, vi consiglio di “limarli”, ovvero di passare tutta la superficie con un coltello piatto o spatola, leggermente inumiditi, così da rimuovere il prodotto in eccesso e avere gessetti con un lato liscio e dritto.

Una volta preparati gli stampi, ci vorrà anche una settimana perché possiate rimuoverli, dipende molto da com'è lo stampo, dalla forma, e da quanto è flessibile lo stampo stesso, perché rimuovendoli troppo presto rischiereste di romperli.
Rimuoverli comunque non è facile come quando si preparano saponette o balsami solidi, perché surgelare lo stampo non serve.
Bisogna lasciarli in un luogo caldo e asciutto, e se serve passare un oggetto sottile sui bordi della formina, perché spesso lo strato esterno forma un “tappo”, e la parte sottostante non asciuga come dovrebbe.
Una volta rimossi delicatamente, i gessetti vanno comunque lasciati asciugare ancora un paio di giorni all'aria.
I colori in questa fase si scuriscono molto.
Se inizialmente avevo una pasta color rosa porcello, mi sono trovata dei gessetti di un bel fuxia abbastanza carico, anche il blu dell'Indaco, era un blu molto chiaro quando ho stemperato la polvere nel Talco, si è trasformato in un violetto quando ho usato la colla rosa, e infine è uscito un bel viola scuro quando il gessetto si è asciugato.

Spero che vi piaccia questa idea, io ho pensato di realizzare questi gessetti prima di Natale, per non finire col fare troppi pensierini cosmetici, anche a chi non apprezza!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione

mercoledì 17 febbraio 2016

Prodotti Bema Baby, come sono gli INCI?

Ciao a Tutti,
torno a parlarvi di una linea dedicata all'infanzia, e vi parlo della linea Baby di Bema, marca di cui vi ho già parlato, prima valutando gli ingredienti dei prodotti corpo, e poi dei prodotti viso.
In questa linea abbiamo i classici: due detergenti, un olio, una pasta e una crema emolliente, ma anche un balsamo naso e labbra, da cui in realtà comincerò con l'analisi della lista ingredienti.

Bema Baby – Bema Balm – Naso e Labbra Screpolate:

Olus Oil, Candelilla Cera, Hydrogenated Vegetable Oil, Butyrospermum Parkii Butter, Hexyldecanol, Hexyldecyl Laurate, Hydrogenated Castor Oil, Dicaprylyl Carbonate, Brassica Campestris Sterols, Cetearyl Alcohol, Tocopherol, Aroma

10 ml
5,76 €

Questo è il prodotto che mi piace di più!
Si tratta di un balsamo labbra, dovrebbe essere un prodotto più morbido di uno stick burrocacao, spalmabile e meno ceroso, anche se è comunque anidro, proprio come un normale balsamo labbra.
La formula è assolutamente green, oltre agli emollienti abbiamo anche Steroli da Olio di Colza e Tocoferolo, anche se mi sembra sia un po' pochino, visto che è il penultimo ingrediente, ma per un prodotto labbra direi che può andare.
Il costo non è basso, ma abbiamo anche un prodotto più abbondante del classico stick, che di solito si aggira sui 4 o 5 ml.
Penso sia particolarmente adatto a chi ama i balsami labbra più morbidi, come ad esempio quelli in jar, piuttosto che gli stick più duri.

Bema Baby – Olio Dolci Coccole:

Ethylhexyl Cocoate, Cocos Nucifera Oil, Dicaprylyl Ether, Dicaprylyl Carbonate, Propylheptyl Caprylate, Glycine Soja Seed Oil, Olea Europaea Fruit Oil, Melia Azadirachta Seed Oil, Tocopherol, Parfum

125 ml
10,00 €

Un po' costosetto per gli ingredienti usati, infatti abbiamo un olio emolliente con pochi trigliceridi, e una maggiore percentuale di esteri.
Il vantaggio è che dovrebbe essere molto più leggero e spalmabile della maggior parte dei prodotti di questo tipo, che di solito sono mix di oli vegetali veri e propri.
Mi stupisce che uno degli oli maggiormente usati sia l'Olio di Cocco, che tende a solidificare a temperature sotto i 20°C, è abbastanza facile intuire che se l'olio non solidifica o non accenna ad addensarsi abbiamo la verifica, l'olio è quasi tutto composto da Ethylhexyl Cocoate, e tutte le altre aggiunte sono solo una piccola percentuale.
Come sempre un prodotto del genere è un "di più", potete usare benissimo anche un semplice olio vegetale o un mix di oli per il massaggio, andrà ugualmente bene, ed è sicuramente più economico.

Bema Baby – Pasta Barriera Cambio Pannolino:

Aqua, Rosa Damascena Flower Water, Cetearyl Glucoside, Propylheptyl Caprylate, Cetearyl Alcohol, Helianthus Annuus Seed Oil, Glycerin, Glycine Soja Oil, Zinc Oxide, Potassium Cetyl Phosphate, Cocoglycerides, Brassica Campestris Sterols, Oryza Sativa Germ Oil, Dicaprylyl Carbonate, Magnesium Aluminum Silicate, Glyceryl Stearate, Calendula Officinalis Flower Extract, Glyceryl Caprylate, Butyrospermum Parkii Butter, Olea Europaea Fruit Oil, Salix Alba Bark Extract, Citric Acid, Kaolin, Xanthan Gum, Tocopherol, Benzyl Alcohol, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Dehydroacetic Acid, Parfum

75 ml
11,00 €

Anche in questo caso abbiamo un ottimo prodotto, totalmente green.
La percentuale di Ossido di Zinco non mi pare alta, ma penso che svolga egregiamente la sua funzione, anche perché abbiamo un'ottima azione emolliente dovuta ad una bella cascata di grassi.
Si tratta di una vera e propria crema, più che di una pasta formata principalmente da grassi e con un'emulsione A/O, perché abbiamo un'accoppiata di emulsionanti standard.
Come attivi abbiamo Tocoferolo, Estratto di Salice, Calendula, Steroli da Colza e anche Acqua di Rosa come primo ingrediente.
Non è economica, ma sicuramente è un prodotto perfetto per bambini e neonati.

Bema Baby – Crema Morbida Carezza: 

Chamomilla Recutita Flower Water, Centaurea Cyanus Flower Water, Cetearyl Glucoside, Glycine Soja Oil, Dicaprylyl Carbonate, Glycerin, Cocoglycerides, Olea Europaea Fruit Oil, Potassium Cetyl Phosphate, Butyrospermum Parkii Butter, Glyceryl Caprylate, Cetearyl Alcohol, Simmondsia Chinensis Seed Oil, Oryza Sativa Starch, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Calendula Officinalis Flower Extract, Aqua, Citric Acid, Benzyl Alcohol, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Dehydroacetic Acid, Parfum, Tocopherol, Kaolin

250 ml
13,00 €

La crema non si differenzia in modo esagerato dalla “pasta”, forse avrà una consistenza molto differente, ma a parte per percentuale di grassi, abbiamo anche in questo caso un'emulsione fatta con Montanov 68, con molti degli emollienti usati in comune.
Qui poi abbiamo gli stessi attivi della crema precedente: Tocoferolo ed Estratto di Calendula, ma anche Aloe, Amido di Riso, e acque di Camomilla e Fiordaliso come primi ingredienti.
Mi pare davvero ottima, e anche più economica rispetto alla pasta.

Bema Baby – Mousse Soffici Bolle:

Aqua, Cocamidopropyl Hydroxysultanine, Sodium Cocoamphoacetate, Decyl Glucoside, Olea Europaea Fruit Oil, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Macadamia Ternifolia Seed Oil, Passiflora Edulis Seed Oil, Oryza Sativa Bran Oil, Euterpe Oleracea Fruit Oil, Copaifera Officinalis Resin, Carapa Guaianensis Seed Oil, Bixa Orellana Seed Oil, Tocopherol, Helianthus Annuus Seed Oil, Glycine Soja Oil, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate, Benzyl Alcohol, Sodium Chloride, Citric Acid, Parfum

250 ml
12,00 €

Abbiamo una formula lavante molto insolita, ma davvero carina, un anfotero meno usato della classica Cocamidopropyl Betaine, un anfoacetato e un glucoside.
Nessuna presenza di anionici.
In questo caso abbiamo poi diversi surgrassanti, diversi oli, che potrebbero essere tutti in quantità omeopatiche, se vedete un prodotto trasparente, oppure rendono il prodotto una sorta di crema lavante, se vedete un prodotto opaco e bianco, simile ad una crema.
Abbiamo poi conservanti a pallino verde/giallo e nessun allergene del profumo.

Bema Baby – Shampoo Delicato Mille Bolle:

Aqua, Sodium Lauryl Glucose Carboxylate, Lauryl Glucoside, Cocamidopropyl Betaine, Oryza Sativa Starch, Prunus Amygdalus Dulcis Seed Oil, Olea Europaea Fruit Oil, Benzyl Alcohol, Melia Azadirachta Seed Oil, Tocopherol, Citric Acid, Dehydroacetic Acid, Parfum

250 ml
12,00 €

Qui abbiamo una formula lavante completamente diversa, abbiamo una formula “precostruita”, possiamo dedurlo dalla presenza del Sodium Lauryl Glucose Carboxylate, poi abbiamo Amido di Riso, Olio di Mandorla, Oliva e Neem come addolcenti e surgrassanti, e infine un goccino di Tocoferolo e conservanti, sempre green.
Sinceramente preferisco la prima formula, soprattutto se il prodotto è opaco e cremoso, dovrebbe essere ben più delicato.
Questo comunque non è male, probabilmente per rendere il prodotto in mousse è venduto in un dispenser apposito per fare la schiuma.

Anche per oggi ho finito!
Alla prossima!

Rasmus

Si ringraziano il Forum di Lola, il Forum di Sai Cosa Ti Spalmi, Promiseland.it, Biodizionario.it, e la fondazione Wikipedia inesauribili fonti di informazioni e di ispirazione